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I Grizzlies “pressano” la preda!

Creato il 03 marzo 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Dopo l’exploit della scorsa stagione, i Memphis Grizzlies si stanno riconfermando ai massimi livelli anche in questa annata Nba, aggrappandosi con le unghie e con i denti ad un posto playoff. La compagine di coach Hollins ha però parecchie gatte da pelare: in primis l’assenza forzata di Z-Bo Randolph ancora nella lista infortunati, che, oltre a creare un buco nel ruolo di leader, riduce le soluzioni offensive dei beniamini della città di Elvis. Infatti Memphis si trova nelle ultime posizioni (20° per la precisione) del ranking offensivo Nba, nonostante bocche da fuoco come Rudy Gay, Mike Conley, OJ Mayo e Marc Gasol. Le preoccupazioni di coach Hollins vengono per certi versi risolte non solo con nuove soluzioni offensive, ma anche attraverso varianti difensive. In particolare l’arma nelle mani del coach da Arizona è uno strabordante atletismo che viene utilizzato durante le partite per aumentare l’energia e l’intensità allungando la difesa a tutto campo. La difesa pressing di coach Hollins aiuta Memphis a recuperare palloni che si tramutano in facili appoggi in contropiede o, come nel caso preso in esame, in palle recuperate per violazione di 24 secondi (le preferite dagli allenatori).
In questa azione all’inizio del secondo quarto i Grizzlies pressano a uomo tutto campo i Jazz con un quintetto piccolo (Pargo, Pondexter, Mayo, Cunningham e Gasol) ma molto atletico. Nel momento in cui Utah mette la palla in campo il difensore del giocatore che fa la rimessa raddoppia immediatamente il portatore di palla avversario, impedendo qualsiasi facile linea di passaggio. Contemporaneamente il difensore sull’altra apertura che non riceve la rimessa si mette in una posizione intermedia tra la sua marcatura (per impedire una situazione di sovrannumero) e l’attaccante lasciato libero a causa del raddoppio (per cercare un anticipo). Al passaggio dal play alla guardia la difesa ritorna a uomo individuale con il giocatore in raddoppio che si riaccoppia all’istante. Il difensore sul portatore di palla, però, si posiziona in modo tale da spingere l’attaccante verso il lato, dove appena prima della metà campo c’è un nuovo raddoppio che oltre i due difensori vede un terzo ostacolo nella linea laterale. Aumentando l’aggressività difensiva Memphis rosicchia 10 secondi all’azione offensiva di Utah e concede solo 14 secondi per chiamare un gioco ed andare a canestro. Il gioco flex dei Jazz non trova una facile soluzione e la difesa forte in anticipo dei Grizzlies porta gli avversari alla violazione dei 24 secondi (l’aggressività nella metà campo difensiva è molto probabilmente una conseguenza della uomo press).
Ecco il video con la palla recuperata da Memphis:

La difesa pressing però è un’arma a doppio taglio, soprattutto se non eseguita con la giusta aggressività. Nella stessa partita contro i Jazz il raddoppio di Memphis è eseguito con molto meno agonismo rispetto all’occasione precedente. In questo caso Mayo e Cunningham non aggrediscono l’avversario, concedendo un facile dai e vai ai Jazz.
Ecco cosa succede se il pressing viene battuto con due passaggi:

Aspettando Z-Bo e oliando gli ingranaggi anche quest’anno i Grizzlies potrebbero essere un’outsider temibile. Solo i playoff ci potranno dare una sentenza.


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