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I libri della mia vita - Lei, che nelle foto non sorrideva (2006/2007)

Creato il 16 giugno 2010 da Paola_granieri

Incappai in questo libro per caso, mentre stavo sfogliavo distrattamente D di Repubblica, in un pomeriggio d'estate, nel pieno della mia prima sessione estiva.
Mi venne una tale curiosità che mi precipitai da Feltrinelli e lo divorai in un pomeriggio.
Anzi, potrei quasi azzardare che questo è diventato il mio romanzo preferito degli ultimi dieci anni.
La bolognese Cinzia Bomoll, regista italiana e autrice tv, ha un'abilità nello scrivere che ti colpisce dritto al cuore.
E' un peccato che non abbia scritto più nulla dopo questo esordio così incredibile (io però sono fiduciosa, ogni tanto una capatina sul suo blog la faccio e controllo periodicamente che non ci sia qualche nuova uscita a suo nome).
Comunque, pare abbia scritto questo libro per reagire al dolore della rottura con il suo compagno, con cui ha avuto una storia durata dodici anni e che per l'appunto era nato il suo stesso giorno.
Da qui la storia delle due gemelle Ester e Alice, ambientata nella bassa provincia Emiliana dei primi novanta.
Figlie di genitori assenti e improvvisati, le ragazze sono le due facce dell'identica medaglia,due creature costrette a crescere da sole; Ester, autolesionista, dissoluta, eccessiva, Alice, che è la voce narrante, rinchiusa in una castità rabbiosa e quasi autoimposta, legate da un rapporto di odio/amore, ma soprattutto da una feroce dipendenza che a volte le porterà a farsi del male a vicenda.
L'autrice scava nelle loro anime dipingendo perfettamente la psicologia dei gemelli.
Il ritmo narrativo è attraversato da una colonna sonora di stampo adolescenziale e disperato, fatta del grunge di Cobain e degli Alice in Chains passando per il dark di Morrissey, Siouxsie and the Banshees e dei This Mortal Coil, fino all'amara dolcezza dei Noìr Desir e di Yann Tiersen, tanto che con tutte le canzoni elencate ci si potrebbe fare un cd (cosa che peraltro io faccio spesso).
Dopo averlo finito, era come se Ester e Alice le conoscessi da una vita.
Via, via che leggevo entravo a far parte delle loro storie come se fossero anche un po' le mie, tanto che anche adesso non posso fare a meno di riaprire ogni tanto una pagina a caso e leggere da lì, come se telefonassi ad una vecchia amica.
Che poi un bel giorno decisi di regalarlo al ragazzo con cui uscivo da poco più di un mese, che conoscevo a malapena, per il suo compleanno, accompagnato da un cd misto che cominciava con la canzone di Morrissey "Sorrow will come in the end", la stessa con cui si apre l'avventura di Ester e Alice. Questo perchè non avendo un'idea migliore, pensai che la parte di me raccontata in quel romanzo potesse essere in quel momento un dono semplice, ma pensato. Anche lui lo divorò nell'arco di una serata e non smise di ringraziarmi.
Da allora è diventato il nostro libro feticcio.
Curiosità: è la stessa autrice a dare il volto alle protagoniste nella foto in copertina, con l'ausilio di una parrucca.
I libri della mia vita - Lei, che nelle foto non sorrideva (2006/2007)
Cinzia Bomoll,
Lei, che nelle foto non sorrideva
Pagg 192, euro 13
Fazi Editore

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