Volendo trovare a tutti i costi un difetto a Massimo Bordin, direi sia quello di non aver mai rotto una sedia sul groppone di Marco Pannella, cosa che il vecchiaccio ha meritato innumerevoli volte. Ieri, per esempio.Ieri, nel corso della consueta conversazione domenicale, Pannella sosteneva che un’amnistia non avrebbe funzione emergenziale, ma strutturale. E così argomentava: “L’amnistia riguarda soprattutto i processi penali e può portarli dai quattro milioni e mezzo ad un milione… Significherebbe che tutti i magistrati che oggi sono impiegati sul penale si libererebbero immediatamente, per andare sul civile… Non è che il magistrato solo sul penale e può fare solo il penale…”.Con la pacatezza che gli è propria, neanche stavolta disgiunta dall’abituale delicatezza che sempre adopra nel segnalare a Pannella le sue sempre più frequenti cazzate, Bordin ha detto: “Sì, Marco, ma a patto di fare i conti con un altro problema, che è l’inamovibilità dei magistrati… Non sono funzionari che puoi spostare a tuo piacimento…”.“Ah, no?”, ha fatto Pannella.“Eh, no!”, ha fatto Bordin.“Ma questo può esser vero tra pm e giudice – ha cominciato a urlare Pannella – ma non è che, se un magistrato ha fatto il penale per cinque anni, non può fare il civile…”.“Certo – ha risposto Bordin – se fa domanda…”.“No – ha ruggito Pannella – anche di imperio… Il Csm…”.“Sei sicuro?”, ha chiesto Bordin.Be’, non sarà il caso di riportare altro della conversazione, basti dire che per alcuni minuti si è andati avanti tra le urla di Pannella, in strenua difesa della sua cazzata perché architrave dell’idea della funzione strutturale dell’amnistia, e i tentativi di Bordin, civilissimi e dunque inefficaci, di spiegargli che un magistrato non può essere trasferito “di imperio”: “Questo tuo discorso, sul quale sono completamente d’accordo, incontra un ostacolo, che il seguente: un magistrato, per essere spostato dal suo posto, deve farlo attraverso una domanda che passa per il Csm… In ordine alla tua proposta io sono disposto ad immolarmi al Palazzo dei Marescialli per sostenerla, però ti dico che c’è questo ostacolo. Questo tuo progetto deve fare i conti con questo ostacolo. Tutto qui”.Niente da fare: urla, pugni sul tavolo, codino agitato a scudiscio.
Certo, sarebbe bastato andare sul sito del Csm e leggere: “I magistrati godono della garanzia dell’inamovibilità. Di regola, pertanto, il magistrato può essere trasferito in un’altra sede o a svolgere altre funzioni solo con il suo consenso”. Ma chissà se sarebbe servito a convincere Pannella.Forse non sarebbe bastato neanche rompergli una sedia sulla schiena, certo, ma almeno ci toglievamo una soddisfazione.