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I livelli di glutammato come biomarcatore del cancro alla prostata

Creato il 26 ottobre 2012 da Laprostata @espriweb

riluzolo glutammato biomarcatori Una recente ricerca rivela un nuovo e promettente biomarcatore dell’aggressività del tumore alla prostata. Un team di ricercatori provenienti da tre istituzioni diverse ha per la prima volta prodotto dati che mostrano come i livelli di glutammato presenti nel siero, un naturale amminoacido non essenziale che svolge un ruolo chiave nel metabolismo del cancro, sono aumentati nei pazienti con tumore prostatico primario e metastatico. In uno studio condotto su 366 uomini, il team ha misurato i livelli di glutammato presenti nel siero in 60 maschi adulti sani, in 197 con cancro alla prostata in fase iniziale ed in 109 con carcinoma metastatico resistente alla castrazione che progredisce dopo una terapia di deprivazione androgenica.

Confrontando i tessuti dei tre gruppi di persone i ricercatori hanno scoperto che il recettore per il glutammato è espresso a livelli molto elevati nei tumori primari e metastatici e molto bassi nei tessuti della prostata benigni. Questo dimostra che la deprivazione di glutammato può diminuire significativamente la crescita, la migrazione e l’invasività delle cellule del cancro alla prostata, suggerendo così potenziali applicazioni cliniche.

Inoltre, ciò fa pensare che il riluzolo, un farmaco orale ben tollerato che riduce i livelli di glutammato, impiegato solitamente per combattere i disturbi dell’umore, i problemi di ansia, la depressione e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), possa indurre la morte cellulare inibendo la progressione e la motilità delle cellule umane colpite dal cancro alla prostata.


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