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I medicinali antidepressivi sono amici o nemici?

Creato il 17 maggio 2011 da Chiaramarina

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Molti di noi ricorrono, anche se sporadicamente, ai medicinali antidepressivi.

Questo perché la modernità ci sottopone a stress ed a ritmi di vita che spesso non riusciamo a sostenere.

Ci sentiamo come una formichina con tutto il peso del suo piccolo mondo sulle spalle.

Siamo talmente sopraffatti da emozioni contrastanti, che in molti casi non riusciamo neanche ad esternare, che il nostro corpo manifesta il suo disaggio con la depressione o con malattie psicosomatiche.

Per questo, alcuni di noi, ricorrono sporadicamente a medicinali antidepressivi, nel tentativo di uscire dal momentaneo buco nero in cui si è sprofondati.

Perché la cosa brutta della depressione è che annienta ogni forma di ottimismo e mette, invece, in risalto tutto ciò che c’è di brutto attorno a noi.

Quando le persone soffrono di una depressione transitoria, causata da eventi particolarmente traumatici, spesso ricorrono all’uso transitorio di medicinali antidepressivi, soltanto per superare una brutta fase che stanno attraversando.

Dopodiché, smettono di adoperare il farmaco in questione.

Ma, facendo un uso simile dei medicinali antidepressivi, si corre il rischio di diventarne dipendenti.

Perché, in alcuni casi, si finisce per convincersi che le proprie forze da sole non bastano per uscire da una fase di crisi.

Chi soffre invece di depressione congenita, deve necessariamente prendere degli antidepressivi sotto uno stretto controllo medico.

Perché, questo tipo di depressione è spesso causata da scompensi chimici del cervello che il medico deve riuscire a riequilibrare.

In entrambi i casi, non bisogna guardare i medicinali antidepressivi con pregiudizio ma valutarne l’assunzione insieme ad uno specialista qualificato.

La depressione è una malattia e, come tale, va curata con i medicinali adatti.

Negare la depressione è la cosa più sbagliata che si possa fare: non puoi sconfiggere un nemico se non hai il coraggio di guardarlo in faccia.

La depressione si può sconfiggere con o senza farmaci, basta solo rivolgersi alle persone giuste.

Ma tenersi tutto dentro e non parlarne con nessuno, significa alimentare un cancro che logora l’anima.

La depressione ed i farmaci antidepressivi non sono una vergogna, ma un mezzo da adoperare nella maniera giusta.


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