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I mercati finanziari oggi

Creato il 27 marzo 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Sono ore di forte incertezza e preoccupazione quelle che stiamo vivendo. Lo scenario politico italiano e la situazione cipriota hanno impresso a fuoco, nel Mercato globale, un gigantesco punto interrogativo. Gli investitori sono preoccupati da questo stallo e come loro lo sono anche le agenzie di rating. Infatti Moody’s molto probabilmente si pronuncerà a breve sul downgrade dell’Italia: tutto dipende dall’evoluzione della situazione politica. Solo avendo stabilità di governo è possibile attuare le politiche anticicliche che possono far tirare un respiro di sollievo alla zona euro – e quindi a quasi tutto il mondo.

Oggi il Tesoro ha messo all’asta BTP decennali e quinquennali, per un totale rispettivamente di 3 miliardi e 3,9 miliardi di euro. Ma se per i Buoni del Tesoro Poliennali decennali con scadenza 2023 c’è stata una diminuzione del tasso di interesse, il quale è sceso rispetto ad un mese fa dal 4,83% al 4,66%, per i BTP a scadenza 2018 invece c’è stato un rialzo degli interessi: si è passati dal 3,59% al 3,65%. Tutto questo significa che l’asta non è stata positiva, in quanto l’aumento dei tassi per i Buoni a medio periodo è un segnale della poca fiducia che sia ha nella politica italiana e nella sua capacità di riforme. E questi numeri frenano l’entusiasmo di ieri per l’asta dei Buoni Ordinari del Tesoro a 6 mesi che si è chiusa con un rendimento dello 0,831%, in diminuzione rispetto all’asta di febbraio (1,237%).

Segnali negativi arrivano dal differenziale del rendimento fra BTP e BUND: se ieri in chiusura di contrattazioni ha toccato quota 322, oggi ha raggiunto i 348 punti. Male anche l’andamento di Piazza degli Affari, che ha perso lo 0,92%. Come Milano anche Madrid ha perso lo 0,92%, mentre Francoforte ha ceduto l’1,11%. Male anche Parigi (-0,98%).

Un dato di cui non sappiamo ancora bene identificare il gusto: il bitcoin. Questo mezzo elettronico di pagamento, nato nel 2009 e indipendente da qualsiasi autorità, sta aumentando vertiginosamente il proprio valore: oggi un bitcoin vale 60 euro, ma solo un mese fa ne valeva 25. Questo perché molti risparmiatori, temendo per il proprio capitale depositato o investito, hanno optato per l’utilizzo di questa moneta elettronica. E a ruota anche alcuni siti stanno affiancando ai canonici metodi di pagamento le transazioni in bitcoins. Ma c’è da chiedersi se questo nuovo strumento possa generare una ennesima bolla finanziaria.

Articolo di Stefano Rossa

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