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I mercenari

Creato il 19 agosto 2014 da Jeanjacques
I mercenari
Fra le varie cose che mi hanno spinto ad aprire un blog di cinema, di sicuro al primo posto metterei la possibilità di parlare delle mie passioni con della gente appassionata alla mia stessa maniera. Perché quando fra i miei coetanei si finisce per parlare di film, è con pochi che posso mantenere un discorso che non si finalizzi nel 'mi piace quindi è bello' e sempre con ancora meno che posso dire di guardare film drammatici senza che mi dicano che sono ghei. Però quando pure la tua ragazza ti dice che devi guardarti più film da uomini, allora vuol dire che c'è qualcosa che non va alla base. Così, complice la stanchezza post-libreria e la voglia estiva di cazzate, oltre che l'imminente uscita del terzo capitolo, mi sono deciso a vedere per la prima volta la creatura di Sylvester Stallone, in modo da far andar avanti dei neuroni vogliosi di restare spenti. E poi dai, ammettiamolo, un po' di sane scazzottate fanno sempre bene al cuore. O almeno, dovrebbero...

Poom! Paff! Ratatatatram! Shoom! Sock! Patatrack! Aaaargh! Ehy man! Motherfucker! Nooooo! Blam! Ouhm! Blerch! Crash! Badabumchacha!Progetti come questi sono decisamente ben mirati a un certo tipo di pubblico, com'è giusto che sia. Ognuno ha un proprio pubblico di riferimento ed è a loro che ci si deve rivolgere. La tipologia di spettatore presa qui analisi è quella media [molto media, forse anche sotto] che ama un certo tipo di azione muscolare e che è cresciuto coi miti degli Eighties, qui tutti riuniti su richiesta di mr Stallone per fare la loro parte uno ad uno. Un film semplice, lineare e chiaro negli intenti. Ma 'è sempre un ma. Perché pure nel criticare i film d'azione io devo mettermi a cagare il cazzo a iosa, altrimenti non sono contento. Anche perché io gli anni Ottanta li ho saltati tutti e dell'action me ne è sempre fregato pochetto, figuriamoci quindi delle loro glorie passate. Manco di quelle presenti mi importa, a parte per The Rock e Jason Statham (quest'ultimo è presente), ma lì si va per una simpatia a pelle. Quindi perché mettermi a vedere un film come questo? Per il semplice motivo che è un film e che va visto. Non bisogna essere legati agli attori o a una certa tematica per poter usufruire di un prodotto, perché chi ha la mente abbastanza elastica può permettersi di vedere ogni cosa. Triste a dirlo, qui invece ci ho trovato davvero poco. Solo e unicamente la pura esibizione dell'ego di Stallone, uno che dovrebbe abbandonare la palestra per prendere lezioni di recitazione, cosa che invece non ha ancora fatto. Con l'aggravante che qui vuole pure fare sia lo sceneggiatore che il regista, fallendo miseramente su ambo i lati. E non venite a cagare il cazzo che ha vinto un Oscar per la miglior sceneggiatura con Rocky, perché vorrei far ricordare che Kubrick non ne vinse mai uno mentre Nicholas Cage invece sì, quindi l'asino casca e atterra addirittura sulle chiappe - esplodendo, magari. Il film infatti pone tutto il proprio motivo di esistere sulla presenza delle varie superstar, che però nulla danno e nulla tolgono a un film che sembra addirittura non esistere perché né a livello di storia da qualcosa, né con il divertimento. Si promette un'azione esagerata e sregolata che però avviene solo in parte, stilizzata in pochissimi attimi senza però mai esprimere tutto il suo vero potenziale, dando l'idea di un assaggio continuo. Sulla storia non farò molte specificazioni, perché da un film simile non ci si aspetta chissà quale capolavoro, ma quando arrivano i titoli di coda e ti sembra di aver visto il nulla allora quei neuroni che dovevano rimanere spenti cominciano pericolosamente ad attivarsi. E allora se la storia non prende e l'azione c'è ma non emoziona, cosa rimane? Nulla. Regia pessima, un montaggio confusionario che in un paio di momenti non mi ha nemmeno fatto capire cosa stesse succedendo, e delle scelte narrative più che discutibili - un certo personaggio che sopravvive dopo che gli hanno sparato a pochi centimetri dal cuore e che viene graziato con un finale "Ti perdono" davanti a una birra dalla stessa persona che pochi minuti prima aveva cercato di ammazzare. Solo la pura esibizione delle varie glorie action, alcune ridotte al ruolo di semplice presenza, ma che da sole non possono compensare un intero film. Per dire, mi è rimasto più impresso il Maroni de Il cavaliere oscuro che qui fa il cattivone di turno. Ma sì sa, cono americani e in qualche maniera devono farsi riconoscere, anche in quella che è la minima esaltazione dei propri miti, perché l'individualità in quella nazione sembra un qualcosa di molto pericoloso - ma in quale paese non lo è? Ma se non altro lo si perdona per uno Stallone che, mentre Schwarzy fa il suo cammeo, dice, accennando al suo personaggio: "Forse sta cercando di diventare presidente".Chi cerca le coattate potrà pur gradirlo, ma rimane comunque un film che, nonostante sia dichiaratamente ignorante, non ha il minimo rispetto per le leggi del mezzo. 

Voto: I mercenariI mercenariI mercenariI mercenariI mercenariI mercenari

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