Questo post è
spudoratamente ispirato da quello di Alessandro, quindi fatevelo andare bene
così!
Il fulcro è
semplice: chiunque scriva, o si diletti nel farlo, deve per forza avere alcuni
scrittori nel proprio Olimpo personale degli eroi. In fondo scrivere è frutto
di un'intensa passione per la lettura è perciò inevitabile che ci si porti
dietro questi amori nel proprio cammino di scribacchino.
Ebbene, oggi voglio
fare un omaggio a quelli che, per un verso o per l'altro, mi sono stati vicini,
mi hanno accompagnato con le loro storie e hanno contribuito a farmi crescere
la voglia di scrivere e inventare le mie storie.
Quindi, senza
seguire alcun ordine di importanza o di valore, vado a elencarveli.
Stephen
King
Come dicevo un paio
di giorni fa, King è probabilmente l'autore con maggiore influenza sui miei
lavori. Ho letto tutto, forse anche di più, e non ho mai trovato davvero brutto
un suo libro. Certo, gli alti e bassi ci sono e credo ci saranno sempre, ma questo
non basta a far diminuire la stima e la gratitudine che provo per lui.
In fondo, perché è
innegabile, dentro sono ancora quel ragazzino di nove anni con il tascabile di
Shining in mano…
Clive
Barker
Ecco, lui è la
persona che mi ha iniziato all'orrore, quello vero, quello cinico, bastardo,
senza fronzoli o patinature. I suoi libri sono sempre stati un viaggio
allucinante, un delirio fatto di carne e sangue, e per questo lo ammiro.
Ora sono svariati
anni che non ho sue notizie e mi dispiace. Il suo stile ricercato, complesso
all'inverosimile, è un marchio di fabbrica innegabile e ineguagliabile.
Riuscire a scrivere
come lui è un sogno…
H.
P. Lovecraft
Ecco un artista che
non ha bisogno di presentazioni, un vero maestro di narrazione distopica,
contorta, assurda. Le sue storie vanno prese con le pinze, assaporate, lette
come si leggerebbe un testo sacro.
Creatore di una
cosmologia ancora oggi sfruttata in ogni dove, ha il grande merito di averci
fatto sentire piccoli, inutili, di fronte alle verità impronunciabili del
grande universo.
Racconti, romanzi,
la sua vita è stata costellata di orrori mastodontici, imbattibili e dal potere
immenso.
Di lui invidio la
fantasia, se fantasia era, e la capacità di descrivere le assurde visioni dei
suoi racconti in maniera vivida, reale.
Dean
R. Koontz
Ultimamente si è
rammollito, lo ammetto, ma anni fa, quando ho iniziato a leggere i suoi
romanzi, era in grado di creare degli horror davvero tosti!
Storie come
Phantasm, Incubi, Mezzanotte o il magnifico Strangers, ancora oggi mi tornano
alla mente, senza parlare del lato riservato alla fantascienza. Il suo
Generazione Protheus, in cui una donna rimaneva prigioniera della sua stessa
casa e del computer che la gestiva, è ancora oggi un vero capolavoro di
maestria claustrofobica.
Ora si dedica a
thriller e polizieschi, un genere a me poco congeniale, ma ammetto che di tanto
in tanto qualche suo libro lo leggo ancora...
Isaac
Asimov
È grazie a lui se
ancora oggi ho una viscerale passione per la fantascienza, anche se è doveroso
ammettere che negli anni ho però cambiato di molto i miei gusti. Leggo ancora
Asimov, ma sempre più spesso mi ritrovo ad apprezzare autori che con lui avevano
poco o niente da spartire.
Ma il suo contributo
alla mia educazione letteraria è innegabile, così come il suo talento e la
capacità che aveva di inserire nei suoi scritti la scienza e la tecnologia in
maniera del tutto coerente e razionale.
Ok, con questo ho finito. Come in molti avranno notato, sono tutti autori molto classici nel loro genere e a questo c'è una spiegazione molto più che buona. Vedete, fino ad una certa età, sono stato molto monotematico nelle mie letture e solo da una decina d'anni ho ampliato le mie conoscenze e perciò i miei interessi anche ad autori differente e meno famosi. Questo sta dando un ulteriore slancio alla mia scrittura, influenzandone lo stile e il genere, ma visto che si parlava di Maestri ho pensato fosse giusto parlare di quelli con cui ero cresciuto.





