Magazine Cinema
1982 FANNY E ALEXANDER
Se non ho subito una crisi di nervi per scegliere il film di quest'anno poco ci è mancato. Ma Fanny e Alexander non si tocca. Visto sia nella versione televisiva da sei ore che in quella cinematografica necessariamente incompleta ma che riesce lo stesso a essere imprescindibile. E' l'anno della vittoria del Mondiale di calcio di Spagna, è l'anno di un 5 luglio in cui nell'intervallo della partita Italia Brasile mi faccio accompagnare di corsa da mio padre al negozio di dischi per comprare Rockmantico di Alberto Camerini, è l'anno di tanti film per me memorabili e per motivi diversi.
Film mitici e inarrivabili come Victor Victoria di Blake Edwards, di risate a crepapelle sempre al cinema con Amici miei atto II , un film che conosco a memoria e che mi ha accompagnato da allora fino ad ora, di una commedia a cui sono molto affezionato che è Tootsie ( ma quanto era bella Jessica Lange? innamorato
all'istante di lei) ma è anche l'anno in cui ne compio 14 e quindi provo l'ebbrezza di vedere un paio di film vietati ai minori di 14 anni come Poltergeist , il primo in assoluto dopo aver raggiunto l'età legale ma anche Porky's, un altro caposaldo della mia adolescenza cinematografica...come si fa a dimenticare gente come Pipino, Pilone o Imene Perenne?
1983 UNA POLTRONA PER DUE
Per quest'anno scegliere è stato decisamente più facile alla fine in ballottaggio era rimasto solo il film di John Landis e Il ritorno dello Jedi, visto al cinema e che rappresenta ancora un ricordo indelebile di cinema al cinema. Ho preferito il film di Landis perchè è una commedia dal meccanismo perfetto,mediamente immorale, qualcosa di molto diverso dalla solita commedia natalizia preconfezionata in cui tutti devono essere più buoni. Nel film di Landis più si è cattivi e vendicativi e meglio si sta...
Citazione d'obbligo per Furyo di Nagisa Oshima un film che ebbe vasta risonanza anche da noi...sarà per la presenza di David Bowie, allora veramente sulla cresta dell'onda o della colonna sonora di Sakamoto
1984 AMADEUS
Ecco , qui ho dovuto prendere parecchi tranquillanti per riuscire a scegliere e a scrivere il film scelto perchè la mano mi tremava assai...il 1984 è l'anno dell'Heimat di Reitz, serie di 9 film per oltre quindici ore che fanno quasi il paio con le sedici ore di Berlin Alexanderplatz di Rainer Werner Fassbinder con la sola differenza che l'opera di Reitz è nata specificatamente per il cinema. E' l'anno di uno dei più bei film italiani di sempre, C'era una volta in America che purtroppo si è trasformato nell'epitaffio del grandissimo Sergio Leone , il 1984 è anche l'anno, tra gli altri grandi film, di piccoli cult che hanno preso posto molto in alto nelle mie classifiche e sto parlando di un film che ancora mi commuove come Mask-Dietro la Maschera di Peter Bogdanovich e di Bianca di Nanni Moretti, oggetto filmico anomalo e assai difficile da inserire nel percorso del suo autore. Forse è per questo che lo adoro....
1985 RAN
Anche quest'anno grandi film ma la scelta è stata piuttosto semplice perchè il film di Kurosawa ( forse il più
grande regista mai apparso su questo triste pianeta ) è uno dei migliori di sempre nella storia del cinema. La sua rilettura del Re Lear è qualcosa di magnifico , mai visto al cinema ma non solo per contenuti, perchè credo che raramente al cinema si sia vista un'epopea tragica del genere, ma anche per forme. Un tripudio di costumi magnifici, di scene di massa epiche, di battaglie sanguinose e di un uso creativo del sonoro ( o meglio il suo non uso nei momenti più epici) .Il 1985 è anche l'anno di un thriller molto amato qui a bottega come Vivere e morire a Los Angeles e de L'anno del dragone, film con cui scopriì Mickey Rourke chiedendomi subito quanti anni avesse e perchè non l'avevo mai visto prima...Dal punto di vista affettivo devo segnalare un filmetto che amo tanto come Dr Creator- Specialista in miracoli con un O'Toole decisamente adorabile e una Virginia Madsen che mi fece innamorare al primo sguardo, Sugar Baby , improbabile storia d'amore tra il bello e la bestia ambientato in gran parte nella metropolitana di Vienna, un mio cultissimo horror come Reanimator e un altro film a cui sono legato per altri motivi che è Ladyhawke : nella chiesa in cui si combatte il duello finale tra buono e cattivo mi ci sono sposato...
1986 LA MOSCA
Si, lo so è l'anno di Aliens - Scontro finale, un film che dovrebbe stare in tutte le classifiche di genere fantascientifico e non, è anche l'anno di un mio cultissimo personale che sul mio ramo d'albero ha il suo altarino singolo a lui dedicato come Grosso guaio a Chinatown ( a proposito alla prima visione non capiì nulla degli intenti parodistici di Carpenter, è solo alle successive visioni che ho compreso il reale valore di questo film e la sua componente comica), così come è di quell'anno un film come The Stepfather- Il patrigno che è uno degli horror più inquietanti che meglio ricordo di quegli anni.
Ma Cronenberg è Cronenberg e questo film rappresenta un ricordo particolare di cinema al cinema: la testa sulla mia spalla della mia compagna d'università con cui andai a vederlo. Lei non riusciva a reggere quel tipo di spettacolo e praticamente si è sempre coperta gli occhi...Inutile sottolineare che non le fosse piaciuto....
1987 GLI INTOCCABILI
Del 1987 è anche Full Metal Jacket, forse il film definitivo sul Vietnam, un apologo antimilitarista in cui i
sobborghi di Londra diventano un ottima controfigura dello sfacelo vietnamita, un qualcosa di mai visto e forse inarrivabile ma il cuore mi fa votare per il film di De Palma, un'elegante gangster movie citazionista in cui non si può fare a meno di adorare quei personaggi...persino l'Al Capone di De Niro che urla a Costner " Sei soltanto chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo...".
Altro film che mi preme citare e che uscì quell'anno ( ma io lo visionai dopo in dvd ) è Arrivederci ragazzi di Louis Malle, forse la pellicola migliore di un regista che non fu mai considerato come avrebbe meritato uno dei precursori della Nouvelle Vague ( qualcuno ha visto il delizioso Zazie nel metro?). Commozione pura, uno dei finali più belli mai visti in un film....
1988 ROMUALD E JULIETTE
Ultimo anno che tratto in questo post e crisi esistenziale sfiorata: la testa e l'estetica cinematografica mi dicono che il primo in classifica doveva essere il Decalogo di Kieslowski, un qualcosa che dovrebbe appartenere alla top playlist di qualsiasi cinefilo degno di questo nome, ma il mio cuore palpita per questa piccola commedia di Coline Serreau ( quella del successo planetario di Tre uomini e una culla) in cui Daniel Auteuil, mio idolo assoluto forse anche per questo film, tra gli altri , recita la parte di un capitano di industria che trova protezione ( lo hanno incastrato e ridotto sul lastrico) nella casa di una sua dipendente, una donna delle pulizie non bella e neanche affascinante che ha una vita ancora più incasinata della sua con cinque figli nati da cinque matrimoni diversi. Anche qui il meccanismo è perfetto e la storia ti entra dritta dritta al cuore. Amo questo genere di film. Altra pellicola che non posso esimermi di citare è Un pesce di nome Wanda, una delle commedie più esplosive mai viste. Al cinema ne persi la metà per il troppo ridere e ho detto tutto...
E anche per questa volta ce l'abbiamo fatta. Alla domenica prossima!!!!
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