Gennaio, tempo di classifiche anche per il Giappone, ecco quindi arrivare puntuali le Best Ten stilate dalle due principali riviste di cinema nipponiche sul meglio (e il peggio) cinematografico dell’annata appena trascorsa. Ripeto come sempre l’avviso che può spiegare – gusti a parte – molte delle differenze tra le due: Kinema Junpo è una rivista più conservatrice e attenta ai grandi nomi, mentre Eiga Geijutsu tende a privilegiare produzioni indipendenti e nuovi talenti.
Detto ciò bisogna però constate come quest’anno le due classifiche siano sorprendentemente simili, almeno nella parte alta, tanto da condividere tre delle prime cinque scelte e incoronando – evento abbastanza raro – il medesimo film come miglior opera del 2013, si tratta di: Pekorosu no haha ni ai ni iku dell’87enne Morisaki Azuma, mentre le altre due scelte comuni sono The Great Passage di Ishii Yuya e Backwater di Aoyama Shinji. A conferma di ciò, anche i prestigiosi Mainichi Film Award - che troverete in fondo all’articolo – hanno premiato proprio questi tre film nelle loro categorie principali.
Il primo è la storia autobiografia dell’autore del manga (da cui è tratto il film stesso) che si prende cura della madre affetta da Alzahimer e fa piacere vedere un regista dalla carriera quasi cinquantennale come Morisaki ricevere finalmente il suo primo importante riconoscimento. The Great Passage parte da una premessa davvero poco attraente (un timido ragazzo viene messo a capo della compilazione di un nuovo dizionario), rivelandosi invece un film ricco di interesse e molto coinvolgente. Non ha invece bisogno di presentazioni Aoyama, famoso soprattutto per il suo Eureka, che con Backwater mette in scena un cupo e violento melodramma famigliare ambientato negli anni ’80.
La domanda che più affligge quando si leggono queste classifiche è sempre la stessa: speranze di vederli al cinema? Quasi nulle, ovviamente! Miyazaki uscirà nelle sale italiane a marzo dopo il passaggio a Venezia, c’è poi qualche possibilità anche per il film d’animazione di Takahata. Per gli altri invece bisogna stare attenti ai programmi dei festival: film come The Great Passage, Backwater e Tamako in Moratorium hanno buone possibilità di essere selezionati da un festival come il FEFF di Udine, mentre l’opera di Koreeda è già passata in vari festival europei ed è disponibile in dvd UK.
Qui le classifiche del 2012, 2011, 2010
KINEMA JUNPO BEST TEN 2013
1. Pecoross Goes to Meet a Mother (Pekorosu no haha ni ai ni iku) di Morisaki Azuma
2. The Great Passage (Fune wo amu) di Ishii Yuya
3. The Devil’s Path (Kyouaku) di Shiraishi Kazuya
4. The Tale of Princess Kaguya (Kaguyahime no monogatari) di Takahata Isao
5. Backwater (Tomogui) di Aoyama Shinji
6. Like Father, Like Son (Soshite chichi ni naru) di Koreeda Hirokazu
7. The Wind Rises (Kaze tachinu) di Miyazaki Hayao
8. The Ravine of Goodbye (Sayonara Keikoku) di Omori Tatsushi
9. Tamako in Moratorium (Moratoriamu Tamako) di Yamashita Nobuhiro
10. Flash Back Memories 3D (Furasshu bakku memoriizu 3D) di Matsue Tetsuaki
Miglior regia: Ishii Yuya per The Great Passage
Miglior sceneggiatura: Arai Haruhiko per Backwater
Miglior attore protagonista: Matsuda Ryuhei per The Great Passage
Miglior attrice protagonista: Maki Yoko per The Ravine of Goodbye, Like Father Like Son, Suuchan Maichan Sawakochan
Miglior attore non-protagonista: Lily Franky per Like Father Like Son, The Devil’s Path
Miglior attrice non-protagonista: Tanaka Yuko per Hajimari no michi, Backwater
Miglior attore emergente: Yoshioka Tatsuki per Shonen H
Miglior attrice emergente: Kuroki Haru per The Great Passage, ecc…
Come sempre Kinema Junpo stila anche una classifica dei dieci miglior film non giapponesi (se alcuni titoli vi sembrano vecchi avete ragione, è colpa dell’imperscrutabile distribuzione nipponica) nella quale al primo posto troviamo Amour di Michael Haneke che finisce così il giro del mondo dei premi. Al secondo posto c’è Gravity di Alfonso Cuaron che vince anche il premio per miglior regista straniero, mentre sul terzo gradino del podio si piazza Hannah Arendt di Margarethe Von Trotta (film tedesco del 2012, inedito da noi). Seguono le uniche due pellicole non “occidentali” in classifica, ovvero il taiwanese Warriors of the Rainbow di Wei Te-sheng (passato a Venezia nel 2011) e il bellissimo Three Sisters di Wang Bing (mio film orientale preferito lo scorso anno). A seguire: Holy Motors, Vita di Pi, The Master, Tabu (inedito da noi), Il figlio dell’altra.
Eiga Geijutsu – Top Ten 2013
1. Pecoross Goes to Meet a Mother (Pekorosu no haha ni ai ni iku) di Morisaki Azuma2. Backwater (Tomogui) di Aoyama Shinji
3. The Great Passage (Fune wo amu) di Ishii Yuya
4. The Vortex of Love (Koi no uzu) di Ohne Hitoshi
4 ex equo. There’s Nothing to be Afraid of (Nani mo kowai koto wa nai) di Saito Hisashi
6. Tamako in Moratorium (Moratoriamu Tamako) di Yamashita Nobuhiro
7. Real (Kanzen naru kubinagaryu no hi) di Kurosawa Kiyoshi
8. Flash Back Memories 3D (Furasshu bakku memoriizu 3D) di Matsue Tetsuaki
8 ex equo. A Story of Yonosuke (Yokomichi Yonosuke) di Okita Shuichi
10. The Tale of Princess Kaguya (Kaguyahime no monogatari) di Takahata Isao
10 ex equo. A Woman and the War (Senso to hitori no onna) di Inoue Jun’ichi Nella divertente Worst Ten dei film più brutti dell’anno, troviamo alcuni dei bersagli preferiti della rivista, che sono, guarda caso, anche i registi più esportati all’estero: al primo posto c’è infatti Yamada Yoji con Tokyo Family (probabilmente punito per essere il “blasfemo” remake dello storico Tokyo monogatari di Ozu), seguito da Hayao Miyazaki con The Wind Rises e Why Don’t you Play in Hell? di Sono Shion (che lo scorso anno occupava i primi due posti di questa classifica!). C’è spazio ovviamente anche Koreeda Hirokazu, sesto con Like Father, Like Son e per Miike Takashi, al nono posto con Shield of Straw. E’ curioso infine notare come ci sia un film presente in entrambe le classifiche (!?!?): è A Woman and the War al decimo posto sia dei migliori che dei peggiori film giapponesi dell’anno.
Mainichi Film Award 2013
Miglior film: The Great Passage (Fune wo amu) di Ishii Yuya
Menzione speciale: Pecoross Goes to Meet a Mother (Pekorosu no haha ni ai ni iku) di Morisaki Azuma
Miglior regista: Ishii Yuya (The Great Passage)
Miglior sceneggiatura: Aoyama Shinji (Backwater)
Miglior attore: Matsuda Ryuhei (The Great Passage)
Miglior attrice: Akagi Haeru (Pecoross Goes to Meet a Mother)