“Togliamo l’immunità ai Deputati”.
”Richiesta una fornitura straordinaria di cerotti per piccole ferite: i parlamentari si sono fatti un taglio”! (Giuseppe Di Benedetto)
Taglio o inganno?
700 Euro netti al mese. A tanto ammonta il taglio agli stipendi dei deputati al parlamento italiano. Nell’aggiustamento di manovra approvato oggi alla Camera, il governo dei tecnocrati fa il solletico alla casta seduta in parlamento. Deputati e manager di stato dovranno rinunciare a 1300 euro lorde mensili, appunto, 700 euro netti.
Un taglio ridicolo e un insulto ai sacrifici imposti all’Italia, se si pensa che questo solletico va ad incidere su una media lorda di 16.000 euro al mese, esclusi benefit, privilegi e indennità di cui gode la casta. Peggio ancora, il taglio risulta un inganno. Dal primo gennaio, infatti, i parlamentari italiani sono passati dal sistema retributivo a quello contributivo. Con il nuovo sistema i nostri parlamentari avrebbero goduto di maggiori introiti netti al mese, circa 700 euro, non dovendo più versare i relativi contributi previdenziali.
All’Italia questo insulto non sta bene. Ci vuole di più. Molto di più. Chi ha provocato il danno economico e sociale al nostro paese non può limitarsi alla propaganda e alla rinuncia della mancia. E’ necessario rientrare nella media europea dei costi della politica (foto in calce), se si vuole dare un vero contributo economico e di civiltà al paese.
E mentre il parlamento italiano si solletica con un taglietto, i deputati del partito Slovacco liberale “Libertà e solidarietà” (foto), per far fronte alla crisi posano nudi per chiedere al parlamento di Bratislava l’abolizione dell’immunità parlamentare. La foto è stata pubblicata sul profilo Facebook del partito. Un privilegio che i deputati italiani conoscono affondo tanto da non rinunciarci in nessun caso. Se per loro un taglietto equivale ad un’emorragia, l’immunità varrebbe bene un suicidio.
giuseppe vinci
Media europea costi della politica