I pettegoli

I pettegoli (ovvero uomini che chiacchierano come le donne)

Venerdì scorso primo giorno “off” vero. Il primo di una decina di giorni in semi-pausa (se non altro via da quella Firenze accaldata). Ovviamente le previsioni avevano gufato un diluvio che fortunatamente non c’è stato (la nuvoletta di Fantozzi anche No). Complice di questo, la spiaggia era semi vuota. Ma proprio in nome della sua vuotezza, sembra che il genere umano, per sentirsi meno solo, senta la necessità di appiccicarsi ai pochi altri esseri umani presenti sulle rive. Ed ecco piazzarsi alle nostre spalle due soggetti maschi già all’apparenza atipici. Ebbene sì, per me, il maschio che al mare si piazza sul lettino, è inquietante (ma non ti puoi rotolare a contatto con Madre Terra come tutti?).

E infatti non mi sbagliavo. La loro attitudine femminea ha continuato a manifestarsi quando nella borsa avevano più creme di me (compreso il contorno occhi, che so essere indispensabile) e ha continuato a palesarsi quando hanno cominciato a pettegolare e   S-pettegolare come due vecchie zie di paese che si incontrano sulle panchine della chiesa alle sei del pomeriggio per commentare fatti&persone!

Non gli è sfuggito nulla: dalle poverette che si facevano la loro camminata sul mare “Guarda quelle due che si fanno la passeggiatina a mezza gamba nel mare per ravvivare la circolazione. Tanto con quel culone è inutile, altro che mare…lì ci vuole un chirurgo” – “Dai, guarda come se lo tocca e dice all’amica “però quest’estate sto meglio, vero” e lei che le dà anche ragione“, fino alle bambine che giocavano pacificamente sulla sabbia “Oioi che muso da topo che ha quella bimbetta. Sai da grande come diventa?“. Un tripudio di parole lanciate al vento, commenti non richiesti e cattiverie assortite che hanno spaziato dalla sciura Pina alla velina-di-turno senza salvare nessuno.

Acidelli e sarcastici, i pettegoli-da-spiaggia (rigorosamente etero) continuano tutto il santo giorno a parlare di tutto e tutti, con fare critico e cattivello anche quando in realtà non ci sarebbe nulla da criticare “Bella ragazza lei, però quel costume non le sta benissimo, vero?” – “No, anzi, le sta proprio di merda“. Abilissimi nel trovare i difetti altrui, non si accorgono quasi mai dei loro. Tipo il costume di un colore inguardabile con l’elastico distrutto di uno e quello super-stretto dell’altro che spingeva la ciambella lombare fino al punto vita. Aiuto!

Avere accanto i pettegoli ti stordisce e ti fa maturare dentro una sana voglia di strozzarli e porre fine a tutto quel chiacchiericcio inopportuno: due commenti vanno bene, ma una giornata intera a sparlottare anche No! Sono sicura che abbiano speso qualche parola di troppo anche su di me e la mia compare, ma fortunatamente mi sono sfuggite (altrimenti li avrei sistemati io, i pettegoloni). L’unica cosa che può distrarvi da questi discorsi-da-parrucchiera è la vostra amica che parla 100 volte più di loro. E io, ovviamente, avevo anche lei…ma questo sarà un altro post!

Buon ferragostooooo!!!!