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I primi risultati

Creato il 18 dicembre 2011 da Baraem
Pubblicato domenica, 04 dicembre 2011 su ilmioegitto.splinder.comIl risultato iniziale delle prime vere elezioni parlamentari in Egitto e’ stato ottimo.
L’afflusso alle urne e’ stato del 62% e la gente, tutta, si e’ detta soddisfatta.

Nonostante le ore passate in fila, sotto la pioggia e tra le pozzanghere, ne e’ valsa la pena.
I primi “vincitori” di questo iniziale turno sono stati il gruppo “Liberta’ e Giustizia” dei Fratelli Musulmani con un 45%. Seguono il gruppo liberale “El Kotla Masreya – la massa” con 32%  ed il partito “Nour – La luce” dell’estrema destra con un 15%.
Il risultato dei voti ha stupito un po’ tutti, non per la vincita del Gruppo dei Fratelli Musulmani, ma per l’alto risultato del partito Salafita, “Nour”.
Come potevamo aspettarci, questo ha creato un’atmosfera di “terrore” sopratutto nell’occidente, dove ancora, purtroppo, si abbina il termine Musulmano a terrorista ed integralista.
Su questo vorrei fare appunto un po’ di chiarezza.
Chi sono I Fratelli Musulmani?
Il movimento di Fratellanza Musulmana e’ nato in Egitto nel 1928 circa e si pone come un intermediario civile tra la politica e la religione.
Non sono “estremisti”, sono in continua discordanza con il Partito salafita e propongono progetti di sviluppo civile ed economico per il Paese.
Hanno molti interessi monetari nel campo industriale e turistico e non pensano minimamente a modificare o imporre nuove regole sociali, sia per gli egiziani che per i residenti o turisti in visita.
Nel loro gruppo politico sono presenti molte donne (che hanno naturalmente il viso scoperto) ed egiziani di religione cristiano copta.
A questo proposito vorrei dire che il quartiere del Cairo dove maggiormente sono stati votati I Fratelli Musulmani, e’ quello di Shubra, conosciuto per l’altissima concentrazione di egiziani copti residenti e chiese.
Il fatto che I Fratelli Musulmani si chiamino cosi’ non ha nessun significato religioso, ricordiamo infatti che in tutto il mondo ci sono partiti politici che portano il nome della religione prevalente nel proprio paese (“Democrazia Cristiana” ad esempio)
La paura piu’ comune, rilevata in rete e tra la i stranieri residenti in Egitto, e’ che il paese cambi.
Hanno paura dei famigerati “Burqa”, dei veli, di regole che neanche gli egiziani seguono o conoscono..
A parte il fatto che vedere un burqa in Egitto e’ alquanto difficile (il Burqa e’ il velo che copre le donne dalla testa ai piedi senza neanche lasciare liberi gli occhi, ed e’ usato sopratutto in Asia. Qui al massimo si trova il Niqab, velo intero che lascia scoperti gli occhi), consiglierei a chiunque di leggere i programmi politici di tutti i partiti. Compreso quello dei Salafiti.
Nessuno di questi “spaventosi” partiti ha intenzione di modificare la vita degli egiziani, delle egiziane e dei turisti.
Prima di tutto perche’ il turismo e’ una delle principali entrate economiche del Paese, secondo perche’ sin dall’inizio la Giunta Militare ha categoricamente vietato di far partecipare alle elezioni partiti che avessero un programma ideologico anziche’ politico.
Questo significa che i programmi politici dei due partiti non sono basati sulla religione, e che in futuro, se qualcuno di essi pensasse a proporre leggi che in qualche modo deviassero lo stato civile del paese, la Giunta Militare lo proibirebbe.

Ricordiamo poi che mancano ancora 18 Governatorati all’appello, e che quindi il primo risultato e’ puramente provvisorio.
Intanto lo scorso Venerdi’, il primo dopo le elezioni, la Piazza Tahrir ha cominciato a svuotarsi.
La giornata, dedicata ai Martiri, si e’ conclusa pacificamente. Pochi i manifestanti in Piazza, circa 600, che chiedevano alla Giunta Militare scuse ufficiali per le morti avvenute alla fine di Novembre scorso durante le brutali aggressioni della polizia militare ed ordinaria nei confronti del Popolo.
Circa 500 invece i manifestanti nel quartiere di Abaseya, dove ogni Venerdi’ si riuniscono i simpatizzanti della Giunta Militare e del gruppo “Scusaci Presidente” riferito a Moubarak.
Ad oggi rimangono in Piazza meno di 500 persone, in attesa che le Forze Armate si scusino.
Nonostante le previsioni, il Movimento del 25 Gennaio, che si e' trasformato nel Partito "El Saura Mustamerra- La continua Rivoluzione"  non ha ottenuto nessun rilevante  risultato alle elezioni e molti ragazzi di questo Movimento hanno cominciato a dedicarsi alla vita mondana, conducendo programmi televisivi e presentandosi ai talk show.
Chissa’ se per loro la Rivoluzione continua davvero..
In basso i simboli usati per differenziare i differenti Partiti politici, creati per aiutare quella fetta della popolazione che ad oggi e' analfabeta.


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