31 gennaio 2014 • Colonne Sonore, Vetrina Cinema •
Il giudizio di Marco GoiSummary:
I segreti di Osage County rischia di essere una delle sorprese dell’attuale stagione cinematografica. Il ritratto del folto gruppo di donne della famiglia Weston è tratto dall’opera teatrale August: Osage County scritta da Tracy Letts, autore da cui sono già state tratte di recente delle pellicole notevolissime, disturbanti e sorprendenti come Killer Joe e Bug e che si è occupato anche della sceneggiatura della nuova pellicola diretta da John Wells. Questo I segreti di Osage County è allora qualcosa di più e qualcosa di differente dal solito melodrammone famigliare quale potrebbe sembrare in apparenza. Oltre che una storia molto profonda e scritta alla grande, è una vera e propria gara di bravura recitativa, considerando come il cast sia composto da Meryl Streep, Julia Roberts, Margo Martindale, Julianne Nicholson, Juliette Lewis, Abigail Breslin, Benedict Cumberbatch, Chris Cooper, Ewan McGregor e Dylan McDermott, tutti per altro in stato di grazia.
La copertina della colonna sonora de I segreti di Osage County
Lo score musicale de I segreti di Osange County è stato composto dall’argentino Gustavo Santaolalla. Il nome ai più non dirà molto, mentre invece suonerà familiare soprattutto agli appassionati del cinema del regista messicano Alejandro González Iñárritu. Santaolalla si è segnalato come uno dei compositori più apprezzati e ricercati del panorama mondiale grazie ad Amores perros, pellicola d’esordio di Iñárritu con cui da lì in poi ha dato vita a uno dei sodalizi regista-compositore più fortunati del cinema degli ultimi anni, degno del rapporto tra Tim Burton e Danny Elfman o tra quello di David Lynch con Angelo Badalamenti. Gustavo Santaolalla ha però vinto il suo primo Oscar nel 2006 grazie al lavoro per un altro regista, le splendide musiche dalle tinte country de I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee, per poi bissare nel 2007 con la statuetta dorata per la soundtrack di Babel, pellicola del fido Alejandro González Iñárritu.
Dopo una serie di lavori ottimi, soprattutto quelli sopracitati premiati con l’Oscar, con la colonna sonora de I segreti di Osage County Santaolalla convince invece un pochino di meno. Come ascolto indipendente, le musiche composte dall’argentino non funzionano molto bene. Si tratta di uno score musicale breve, costruito prevalentemente sul suono di chitarre acustiche appoggiate su distese di archi. A tratti si raggiunge un buon livello di pathos e all’interno della pellicola fanno ancora il loro porco dovere, ma all’infuori del film paiono un po’ di maniera. Non certo uno score musicale brutto, solo incapace di lasciare un vero segno come spesso e volentieri avevano fatto le ottime soundtrack precedenti di Santaolalla.
D’altra parte I segreti di Osange County è una pellicola molto dialogata e le musiche non hanno un ruolo predominante. Nonostante questo, va segnalato comunque un breve, ma intenso, brano musicale presente nella pellicola: “Can’t Keep It Inside” scritta dal cantautore Brett Dennen e cantata dall’attore Benedict Cumberbatch nella scena più dolce della pellicola. Un altro brano si fa poi spazio sui titoli di coda. Si tratta di “Last Mile Home” dei Kings of Leon, canzone composta appositamente per il film dalla rock band americana, che spesso aveva detto di no all’uso dei propri pezzi in pellicole e serie tv, ma che invece ha dichiarato di sentire una forte connessione con lo spirito di questo I segreti di Osange County. Un film con tante parole, ma capace anche di regalare un paio di momenti musicali davvero ottimi.
di Marco Goi per Oggialcinema.net
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