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I Tirtlan di nonna.. e delle frute ;-)

Da Loriana
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Mio nonno durante la guerra era un finanziere che lavorava in Alto Adige,si trasferì da solo pensando che la vita per mia nonna e figli fosse troppo dura in un posto così sperso tra i monti.
Poco tempo dopo si rese conto che ancor più duro era vivere lontano da casa e dagli affetti,fu così che decise insieme a mia nonna il trasferimento della famiglia,composta in quell'anno da 2 figli e da mia nonna .
Vivere a Malles ai tempi non era certo cosa facile,poche erano le strade e ancor più scarso era il cibo , si viveva davvero con poco e giorno dopo giorno si cercava di mettere insieme qualcosa di buono ma sopratutto qualcosa che costasse davvero poco.
Mi nonna aveva come vicine di casa 2 sorelle "signorine" ancora da maritare ;-)
la mamma aveva insegnato loro a "far di cucina" perchè un domani trovato marito lo avrebbero di sicuro conquistato preparando pranzetti buoni e di "poco costo" cosa ancor più importante ;-)
Un giorno parlando delle solite cose,una delle signorine raccontò di questo "piatto" tipico della Val Pusteria alla nonna che una volta a casa volle replicare subito,il ripieno era davvero scarno ,un pò di verze dello speck e qualche rimasuglio di formaggio.
Diventò il piatto della domenica perchè la nonna ne fece anche una versione dolce con ricotta e miele.
L'anno dopo in quel paese sperso tra i monti venne alla luce il mio papi e questo piatto che poco aveva a che fare con la cucina friulana di casa rimase per sempre il piatto delle "Frute" (signorine).
Per la cronaca le "Frute" ai tempi avevano 77/82 anni ;-)))
Qui non ho trovato il Toblacher Stangenkase un formaggio tipico della val Pusteria ,con cui ancora oggi si preparano i Titlan,si usa anche la ricotta e al posto delle verze gli spinaci,io vi metto la ricetta di famiglia poi scegliete voi come riempirli ;-)
Ho usato un formaggio pazzesco arrivatomi dritto dritto dalla Svizzera 50% Gruyère, asciutto e sapido, e 50% Vacherin, bello grasso regalo di una
  • Fragolina

  • ;-)
    Guardate come si è fuso splendidamente ;-)
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    I Tirtlen di casa sono tondi e sottilissimi ma anche così si presentano bene ;-)
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    Ottimi come accompagnamento per un aperitivo o come antipasto,se li volete dolci avete solo da pensare con cosa farcirli ..
    I Tirtlan di nonna Augusta
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    Per la pasta
    150 gr di farina00
    150 gr di farina di segale
    1 uovo piccolo
    25 gr di burro fuso freddo
    50 gr di latte tiepido
    50 gr di acqua ( da versare poco alla volta)
    un pizzico di sale
    Mescolate tutti gli ingredineti tranne l'acqua che verseret poco alla volta,la farina di segale è un pò una bestiaccia prende parecchia acqua ma una volta che vi sarete accorti di averne versata troppa sarà ora mai troppo tardi ;-( perciò con l'acqua andateci piano ,un goccio alla volta fino ad ottenere un impasto morbido ma aciutto non appiccicoso. lasciate riposare coperto per 30 minuti
    Il ripieno
    250 gr di verza sbollentata
    200 gr di speck
    150 gr di formaggio a piacere
    olio
    sale pepe
    Olio per friggere
    In una padella versate l'olio e lo speck tagliato sottilemnte fate rosolare un attimo aggiungete le verze fate insaporire aggiustate di sale e pepe fate raffreddare.
    Una volta che avrte pronto tutto preparate i vostri Tirtlen,tirate la sfolgia sottile e riempite facendo attentzione che il ripieno sia ben appiattito ,i Tirtlen assomigliano a dischi piatti e sottili.Friggere in olio profondo

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