“I VENERDI’ CULTURALI DI PRESENZA LUCANA” – 24° Anno Storia di grandi personaggi – Federico II di Svevia

Da Lalunaeildrago
“I VENERDI’ CULTURALI DI PRESENZA LUCANA” – 24° Anno Storia di grandi personaggi – Federico II di Svevia
L’incontro, con ingresso libero, avrà inizio alle ore 18.00 presso la sede di Presenza Lucana in Via Veneto 106/A. Parteciperà per le letture di due liriche, lettere e commenti di critici su Federico II, Imma Naio.
Nell’ambito dei “Venerdì Culturali di Presenza Lucana” torna una cartella di ampio interesse dal titolo “Storia di grandi personaggi”. Questa volta lo studio del socio  Diego Guarniera, già dottore analista presso l’Ospedale SS. Annunziata di Taranto e appassionato di storia e arte, prende in esame uno dei grandi uomini della storia: Federico II di Svevia (Jesi 1194 - Torremaggiore 1250) che giunge a un anno di distanza dal precedente studio dedicato a Carlo Magno, uno dei padri dell’Europa unita.
Oltre alla biografia attenta del personaggio con le varie vicende, che lo videro protagonista, l’attenzione dell’autore, si sofferma su cinque punti essenziali della vita di Federico II:   ·   la cultura, ·   l’astrologia, ·   la legislazione, ·   l’architettura e ·   la falconeria. La biografia di Federico II è intensa e ricca di molti spunti su vari campi. E’ bene soffermarsi, come associazione culturale, sui punti che si ritiene siano i più importanti e che hanno dato quella gran luce alla figura del personaggio trattato. La nascita dell’Università di Napoli,creata il 5 Giugno del 1224 con un fine ben preciso, è uno dei momenti più importanti della vita di Federico II poiché consentiva di: 1.   formare, dentro il regno i funzionari politici ed amministrativi, 2.   istruire i giovani meritevoli per evitare uscissero dal regno, 3.   richiamare giovani stranieri per farli studiare a Napoli, 4.   aprire le porte al diritto romano su cui stava costruendo il suo programma imperiale. Il primo Settembre 1231 fu promulgata una raccolta di leggi contenuta nel Liber Constitutionum Regni Siciliae, più comunemente chiamate Costitutiones Melphitanae dal nome della città in cui furono promulgate.  La stesura della costituzione fu affidata, per la prima volta, a un’assemblea legislativa. Nacque il Parlamento e i ministri furono scelti, non più tra i nobili, ma tra gli uomini di cultura. Per la prima volta, in questa costituzione, fu sancito il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, sia dal punto di vista legislativo e sia amministrativo. Tutti dovevano contribuire a pagare i tributi regi.
Fu istituita per queste incombenze La magna Curia Rationarium, una specie di Corte dei Conti, con funzioni ispettive. Furono unificati i pesi e le misure per il libero scambio e istituiti i monopoli, del sale, della seta, del grano e del ferro. Ora dopo secoli si sta discutendo di statalizzare l’ILVA. La paternità di queste leggi non ha un’attribuzione certa. Alcuni affermano che tali leggi siano state unificate da Pier delle Vigne, ma la maggior parte sono convinti che tutta la raccolta sia stata frutto di lavoro collettivo di un’assemblea legislativa, durato mesi. L’incontro, con ingresso libero, avrà inizio alle ore 18.00 presso la sede di Presenza lucana in Via Veneto 106/A. Parteciperà per le letture di due liriche, lettere e commenti di critici su Federico II, Imma Naio.
Art. di Michele Santoro


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