I verbali di ruby. berlusconi, bunga bunga e le donne

I verbali di Ruby sono cinque : 2, 6, 22 luglio , 3 agosto. Il 3 agosto ci sono due verbali di Ruby : il primo raccolto tra le 9.40 e le 15.55 ; il secondo a partire dalle 17.25. Nel primo interrogatorio del 3 agosto , Ruby racconta la prima visita ad Arcore, il primo incontro con Silvio Berlusconi e finalmente si apprende da una testimone cos’è il “bunga bunga”. Nel secondo verbale ricorda che cosa è accaduto la notte del 27 maggio.

Ruby racconta il primo incontro “E’ stato il 14 febbraio. Sono stata chiamata da Emilio Fede che mi ha invitata a prepararmi per andare a una cena. E’ venuta in via Settala , dove vivevo, una limousine con autista e scorta di carabinieri in divisa che seguiva un’auto. Sono stata portata ad Arcore press una lussuosa villa denominata Villa San Martino , sita nell’omonima via , e ho in quel momento appreso che il proprietario era il presidente Berlusconi. Davanti alla villa ho visto altre scorte dei carabinieri mentre noi siamo entrati da un accesso secondario. La serata è iniziata con una cena tricolore cioè con cibi bianchi , rossi e verdi rallegrata con la musica di Apicella in persona che poi mi ha regalato due cd. Dopo la cena Berlusconi mi ha proposto di scendere presso il Bunga Bunga , dicendomi che il termine l’ha preso in prestito dal suo amico Gheddafi e sta a designare una sorta di harem femminile che si esibisce al piano inferiore della villa. Fio a quel momento io avevo detto a Berlusconi che io avevo 24 anni ; il presidente mi condusse nel suo ufficio lasciandomi intendere che la mia vita sarebbe cambiata completamente se io avessi deciso di partecipare al bunga bunga insieme alle altre ragazze. Anche se non ha mai esplicitamente parlato di rapporti sessuali non era per me difficile intuire che mi proponeva di fare sesso con lui : io ho detto no che volevo tornare a casa . Lui mi ha risposto che comunque era già pronto un regalo per me contenuto in un pacchettino contenente una dicitura “per Ruby”, all’interno del quale c’era la somma contanti di 46 mila euro in banconote da 500. Quella sera stessa mi ha regalato l’orologio Lockman con la dicitura “Meno male che Silvio c’è”, con il logo del MIlan”.

Ruby sostiene “La sera del 14 febbraio tra le persone c’erano Minetti e Faggioli. La Minetti già la conoscevo perché faceva con me la cubista. La Faggioli già la conoscevo perché anche lei lavora per Lele Mora nel campo dello spettacolo”.

Ruby continua “Sono stata riaccompagnata a casa verso le 2 e 30 dal suo autista che si chiama Angelo ed è napoletano. A suo dire le ragazze sarebbero rimaste a casa di Silvio Berlusconi per tutto il fine settimana e cioè fino a lunedì mattina per esaudire i suoi desideri”.

Ruby non ricorda o omette alcune date di quando è tornata ad Arcore.

Secondo i verbali torna a marzo del 2010. “Sono tornata ad Arcore grazie ad una telefonata di Lele Mora , il quale, a detta dello stesso Berlusconi , si era raccomandato di trattarmi bene in quanto mi vuole bene come una figlia. Nel periodo precedente , Berlusconi continuava a mandarmi i soldi attraverso il suo autista Angelo. La somma complessiva ricevuta tra febbraio e maggio 2010 è stato di circa 187 mila euro oltre ai regali. Questa seconda volta che mi recai a MIlano 2 , fu con il taxi 8585 chiamato dal mio cellulare intorno alle 22. Ad aspettarmi trovai l’autista di Fede che mi accompagnò ad Arcore con un’Audi di color scuro , l’auto di Emilio Fede , che riconobbi perché l’avevo già vista in precedenza. Arrivata ad Arcore , venni accolta da Berlusconi”.

Ruby “Mi risulta che Marystel , Barbara Faggioli e Nicole Minetti dispongano di appartamenti a Milano 2 in cui il presidente paga in dono 5 anni d’affitto. Tale proposta viene fatta a me da Berlusconi che, in quell’occasione , scoprì che era minorenne e senza documenti. In quella circostanza , poiché gli avevo detto falsamente che ero egiziana , Berlusconi mi propose di farmi passare per nipote del presidente Mubarak e di fornirmi documenti comprovanti la mia nuova identità di cui lui si sarebbe occupato..”

“Io nell’harem non mi sono mia spogliata e non ho fatto esibizioni sessuali. L’unica ragazza vestita alle feste ero io , guardavo e giusto per darmi un atteggiamento , ogni tanto servivo il presidente e gli ho portato un sanbitter. Molte ragazze mi interrogavano su questo atteggiamento e io rispondevo che ero una novizia e che non intendevo assecondare subito tale prassi”.

Il 27 maggio , dopo 14 giorni e notti ospite ad Arcore , Ruby finisce in Questura. Non ha documenti . Lei racconta al pubblico ministero “MIchelle Coicencao informò Silvio Berlusconi che mi trovavo in Questura e quest’ultimo le dette il numero della Nicole MInetti che si sarebbe occupata della delicata situazione. Per come ho saputo in seguito , Silvio Berlusconi era molto preoccupato che potessero emergere i rapporti con lei e le serate trascorse presso la sua abitazione. La stessa Michelle mi disse in seguito “non pensare che abbia fatto tutto questo solo per i soldi che mi ha dato Berlusconi, l’ho fatto più per te”. LO stesso Berlusconi telefonò a Nicole Minetti mentre ancora eravamo in questura dicendole di chiamarlo non appena la questione fosse stata risolta. La MInetti , una volta fuori, chiamò il Presidente rassicurandolo sull’esito positivo della vicenda e a quel punto me lo passò e Berlusconi , scherzando mi disse che nonostante gli avessi detto che ro egiziana e maggiorenne lui mi voleva bene lo stesso. Dopo questa occasione ho solo risentito telefonicamente Berlusconi ma non l’ho più visto. Il presidente mi disse che mi avrebbe potuto rivedere solo una volta che avessi compiuto la maggiore età e che disponessi di documenti di identità essendo lo stesso sovraesposto ad attacchi mediatici”.

Ruby dice “Minetti sapeva che ero minorenne già prima del 27 maggio 2010 , ovvero era consapevole della mia età sin dal primo ingresso presso la villa di Berlusconi”