Seppur con un po’ di ritardo anche quest’anno, come abbiamo già fatto per l’edizione 2010 e l’edizione 2011, raccogliamo in una pagina i video degli incontri più interessanti del “Meeting per l’amicizia fra i popoli” (www.meetingrimini.org) dell’edizione 2012, svoltasi quest’estate. Si tratta di uno dei più importanti appuntamenti culturali dell’anno e viene organizzato dal movimento ecclesiale di “Comunione e Liberazione”.
Questa XXXIII° edizione è stata intitolata: “La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito”, ed è possibile visionare tutti gli altri incontri sull’apposito canale Youtube. Qui sotto un elenco dei video da noi selezionati.
LA NATURA DELL’UOMO E’ RAPPORTO CON L’INFINITO
Ha partecipato: Javier Prades López, Rettore dell’Università San Dámaso di Madrid. Ha introdotto Emilia Guarnieri, Presidente della Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i popoli.
Durante l’incontro centrale del Meeting, il teologo spagnolo ha parlato della costante tensione presente nell’uomo del desiderio di infinito, la nostalgia dell’Assoluto che rimanda oltre la stessa realtà. C’è stato un momento nella storia in cui questo infinito è diventato conoscibile attraverso l’esperienza, ovvero la persona di Cristo, il cristianesimo è nato grazie all’iniziativa di Dio nei confronti dell’uomo, per rispondere al suo bisogno di infinito.
NEUROSCIENZE: IL MISTERO DELL’UNITA’ DELL’IO
Hanno partecipato: Michele Di Francesco, ordinario di Logica e Filosofia della scienza e Preside della Facoltà di Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele; e Giancarlo Cesana, Docente di Igiene all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Ha introdotto Andrea Moro, Docente di Linguistica Generale presso la Scuola Superiore Universitaria ad Ordinamento Speciale IUSS di Pavia.
I relatori hanno affrontato il concetto di “io” e di coscienza alla luce delle scoperte neuroscientifiche e delle tesi di vari riduzionisti come Daniel Dennett. Di Francesco ha concluso affermando: «al momento attuale non c’è necessità di concludere l’inesistenza dell’io dalla scoperta del ridimensionato ruolo della coscienza. C’è bisogno di molta buona scienza e buona filosofia per interpretare questi risultati e per non impoverire il concetto di io». Il prof. Cesana ha spiegato invece come l’”io” non sia fine a se stesso, «ma si costituisce anche grazie al legame con gli altri individui, all’interazione con l’ambiente, all’evoluzione, al cambiamento».
E’ VERAMENTE POSITIVA LA REALTA’? DAI POPOLI DELLA MESOPOTAMIA AL POPOLO DELLA BIBBIA
Hanno partecipato: Giorgio Buccellati, autorità internazionale sulle civiltà antiche, professore emerito presso il Department of Near Eastern Languages and Cultures e al Department of History di UCLA, fondatore di “The International Institute for Mesopotamian Area Studies” (IIMAS), di cui è attuale direttore, e Ignacio Carbajosa Pérez, Docente di Antico Testamento presso la Facoltà di Teologia dell’Università San Dámaso di Madrid. Ha introdotto Davide Perillo, direttore della rivista “Tracce”.
I due studiosi, come descritto in questo articolo, hanno mostrato l’originalità e le enormi differenze dell’Antico Testamento rispetto alle religioni mesopotamiche, confutando alcune leggende ottocentesche.
RAGIONANDO SULLA NATURA DELL’UOMO. SEMINARIO DI FILOSOFIA
Hanno partecipato: Costantino Esposito, Docente di Storia della Filosofia all’Università degli Studi di Bari; Eugenio Mazzarella, Docente di Filosofia Teoretica all’Università degli Studi Federico II di Napoli. Ha introdotto Carmine Di Martino, Docente di Filosofia Teoretica all’Università degli Studi di Milano.
Il filosofo Mazzarella ha spiegato il limite dell’approccio riduzionista all’uomo, il quale «non spiega la specificità sostanziale della specie umana, o della sostanza uomo: cioè l’evidenza fenomenologica della dualità (fisicità e interiorità), della dimensione dell’intenzionalità, delle evidenze morali (dovere, libertà, coscienza)». Esposito, invece, si è maggiormente soffermato sul delineare gli argomenti del naturalismo neuro-biologico, ovvero «la tendenza “nichilistica” e “relativistica” di buona parte del pensiero contemporaneo, che mette in discussione la visione classica e soprattutto ebraico-cristiana dell’uomo come l’apice della creazione, in virtù della sua ragione e della sua libertà». Ma se è un’illusione, tuttavia «la nostra auto-coscienza, per quanto ci impegniamo a spiegarlo come l’esito di un determinismo fisicalista o culturalista, resiste nell’esperienza che abbiamo di noi stessi». Oggi, «proprio con il guadagno di sempre nuovi dati empirici circa il funzionamento cerebrale e il condizionamento culturale che sottendono la nostra mente, e quindi la nostra coscienza, questa “illusione” lungi dall’essere stata eliminata mostra forse il suo vero volto: non quello di un antico auto-inganno, ma quello di un rapporto strutturale con l’infinito».
EVOLUZIONE BIOLOGICA E NATURA DELL’ESSERE UMANO
Hanno partecipato: William E. Carroll, Aquinas Fellow in Theology and Science presso l’University of Oxford; Ian Tattersall, Paleantropologo e curatore emerito della “Division of Anthropology” dell’American Museum of Natural History di New York. Ha introdotto Marco Bersanelli, Docente di Astrofisica all’Università degli Studi di Milano.
Tattesall ha delineato alcune caratteristiche che rendono unico l’uomo tra le altre specie, come la capacità simbolica o la rielaborazione delle informazione come la concezione dell’infinito. «Esiste un abisso cognitivo tra noi e le scimmie», ha spiegato l’antropologo, una eccezionalità emersa in modo improvviso. Carroll si è invece soffermato sugli errori del creazionismo e dell’evoluzionismo (diverso da evoluzione) di creare un apparato filosofico a sostegno della propria tesi, imponendo la scelta tra Darwin o Dio. Ha inoltre spiegato come la fede in Dio possa tranquillamente co-esistere con l’adesione alla teoria darwinista.
“CHE COS’È L’UOMO PERCHÉ TE NE RICORDI?”. GENETICA E NATURA UMANA NELLO SGUARDO DI JÉRÔME LEJEUNE
Hanno partecipato: Birthe Bringsted Lejeune, Vicepresidente della Fondazione Jérôme Lejeune e moglie di Jérôme; Jean-Marie Le Méné, Presidente della Fondazione Jérôme Lejeune; Carlo Soave, Docente di Fisiologia Vegetale all’Università degli Studi di Milano. Ha introdotto Marco Bregni, Presidente dell’Associazione Medicina e Persona.
I relatori si sono concentrati sulla vita del grande genetista, osteggiato dalla società per aver difeso il diritto alla vita dei bambini con la sindrome di Down, malattia da lui stesso scoperta.
VERSO IL XVII CENTENARIO DELL’EDITTO DI MILANO
Hanno partecipato: Francesco Braschi, Dottore incaricato della Biblioteca Ambrosiana; Giorgio Feliciani, Docente di Diritto Canonico all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Alfredo Valvo, Docente di Storia Romana all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Giovanni Maria Vian, Direttore de L’Osservatore Romano. Introduce Stefano Alberto, Docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
I relatori si sono concentrati su questo evento, che sancisce la separazione tra la Chiesa e lo Stato e hanno contribuito a sfatare i diversi miti che circondano la figura dell’imperatore Costantino.
IL MISTERO DELLA MATERIA: IL BOSONE DI HIGGS
Hanno partecipato: Sergio Bertolucci, Direttore scientifico del CERN di Ginevra e Lucio Rossi, Capo del “Magnets, Cryostats and Superconductors Group” al CERN di Ginevra. Ha introdotto: Marco Bersanelli, Responsabile scientifico della missione PLANCK dell’Agenzia Spaziale Europea.
Lucio Rossi si è concentrato sul percorso scientifico che ha portato alla scoperta del “Bosone di Higgs”, mentre Sergio Bertolucci ha descritto l’area di ricerca del “CERN” e la collaborazione tra scienziati di ogni parte del mondo.