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I vincitori di Cannes

Creato il 28 maggio 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Matteo Garrone Reality

Pubblicato il 28 maggio 2012 con Nessun Commento

La Palma d’oro è stata vinta dall’“Amour” del Maestro Michael Haneke. Cannes si chiude con la seconda vittoria del Maestro austriaco naturalizzato francese (la prima fu per “Il nastro bianco” nel 2009), per la decima volta sulla Croisette: entra così nella ristretta schiera di chi è riuscito a vincere due volte la Palma, accanto a Coppola, Imamura, Kusturica, August e i Dardenne.

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Haneke ha raccontato la straziante storia di un marito parigino che si prende cura della moglie morente. Il regista non ha avuto bisogno di un espediente narrativo per montare il suo premiato teatro di crudeltà della vita e, quindi, della morte. Haneke è entrato nella casa di una vecchia coppia borghese-parigina oltre gli ottanta di buoni mezzi e ottima cultura; ha seguito il progressivo scivolamento di lei prima nella malattia, poi nell’invalidità, poi nel declino psichico-fisico e nell’annichilimento. Nel lungometraggio si vede il marito Georges che assiste la moglie da vero innamorato, un innamorato che non può accettare che la compagna di una vita sia rinchiusa in un ricovero. Un innamorato che vorrà porre la parola fine all’umiliazione che la vita sta infliggendo impietosamente alla sua Anne.

Ma a Cannes trionfa anche l’Italia.
Matteo Garrone con il suo ‘Reality’, variazione grottesco-napoletana sul tema della tv virtuale del Grande fratello, ha vinto il Grand Prix, Gran Premio della Giuria. Il regista si è visibilmente commosso e ha ringraziato “tutto lo staff, gli attori e il produttore e la giuria”, guidata da Nanni Moretti. Nanni Moretti, presidente della Giuria di Cannes, ha commentato così il riconoscimento a Garrone: “Alcuni giurati sono stati colpiti dalla miscela di humour e dramma, che ha ricordato il rinnovamento della tradizione della commedia all’italiana”. A chi gli chiedeva se il verdetto fosse unanime, ha poi bruscamente risposto: “Non l’ho votato solo io”.
La storia che racconta “Reality” è quella di un uomo che, spinto dai parenti, si presenta alle selezioni per il Grande Fratello, prima in un centro commerciale poi ai provini a Cinecittà. Sicuro di essere stato scelto, inizia un doloroso percorso scivolando nell’ossessione e poi nella follia. Si convince di essere “osservato” dalle telecamere e, in attesa della “chiamata”, vende la pescheria, regala le sue cose ai poveri, si chiude in casa incollato a uno gigantesco televisore che rimanda del immagini del reality che nel frattempo è iniziato senza di lui.
Claudia Gerini veste i panni di Alessia Marcuzzi visto che è la conduttrice del GF di Garrone. Protagonista assoluto di ‘Reality’ è Aniello Arena, un ergastolano divenuto attore, e che ovviamente non ha calcato il red carpet perché detenuto nel carcere di Volterra.

Il Premio della Giuria è andato a ‘The Angels’ Share’ di Ken Loach, mentre quello per la miglior sceneggiatura è stato assegnato a ‘Beyond the Hills’ di Cristian Mungiu. Il premio come miglior regista è andato a Carlos Reygadas per ‘Post tenebras lux’. Miglior attore è stato consacrato Mads Mikkelsen, protagonista di ‘The Hunt’ (La caccia) del danese Thomas Vinterberg.
Il riconoscimento come miglior attrice è stato assegnato ex aequo a Cosmina Stratan e Cristina Flutur, interpreti di ‘Beyond the Hills’ di Mungiu.

di Angela Laurino


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