A pochi minuti da Firenze, terza uscita della Firenze-Siena, esiste una ridente località chiamata Bargino, proprio nel cuore del Chianti, dove i Signori Marchesi Antinori, storica famiglia di produttori di vino, hanno deciso di omaggiare il territorio (e se stessi) con la costruzione della loro nuova sede. Praticamente una reggia incastrata tra le colline.
L’ingresso sulla strada sembra quello di un resort gigante, ed in effetti le attese non sono disilluse: questo posto è enorme, ma non così invasivo come potrebbe sembrare. Il color cotto ed una serie di curve incastrate tra filari di viti accompagnano al parcheggio; una volta lasciata la macchina e alzati gli occhi al cielo…
…uno squarcio nel soffitto! E’ il primo di una lunghissima serie. Il tema dei tagli e dei “buchi” è stata l’ispirazione di Marco Casamonti, architetto dello Studio Archeo che si è occupato della realizzazione di questa grande opera, terminata nel 2013. Nuova cantina, nuovo centro produttivo, ma soprattutto nuova sede della famiglia. La struttura, infatti, è completamente interrata nella collina, sviluppata nel sottosuolo (anche per ragioni climatiche), ma prima di tutto per non “deturpare” l’ambiente circostante con casermoni o edifici ingombranti. La collina è stata tagliata in qua e là ma con un certo stile, la struttura è stata bucata in qua e là con dei simpatici buchi nel soffitto; i piani messi in connessione con dei riccioli che sembrano scale ;)Uno spettacolo. Valore aggiunto del progetto sono stati materiali e manodopera proveniente dal territorio, con l’impiego di aziende locali: cotto, terrazze, vetro e questa lega speciale in acciaio che prende un caratteristico color ruggine, tutte realmente Made in Tuscany. Dopotutto i Marchesi, “vinattieri” dal 1385, a questo Chianti un po’ sono legati. Anche se il vero antenato, Riguccio (colui che dà il nome al ristorante che si trova qui dentro), era residente nel Mugello: solo dopo che la sua tenuta andò a fuoco la famiglia decise di spostarsi in queste zone. Ma forse questo disgraziato evento fu proprio l’inizio di una grande ascesa nel mondo del vino…
Villa Antinori e Peppoli sono i vini principalmente prodotti in questa sede: c’è la stanza di ricezione uve (che arrivano dalle tenute circostanti, e questi di tenute ne hanno parecchie), quella per l’imbottigliamento, e delle cantine enormi che ricordano una cattedrale, solo che non ci sono navate, ma vele con una struttura di metallo ricoperte di mattonelle di cotto incastrate una ad una: un lavoro certosino, teoricamente smontabile (ma sarebbe meglio di no), che ha lo scopo non solo di incantare la vista, ma anche di mantenere la temperatura.
Le vele, non essendo poggiate in terra, consentono il passaggio di aria e la temperatura all’interno, estate e inverno, rimane costante, senza bisogno di alterare l’impatto energetico. Un equilibrato mix di tecnologia e tradizione, tutto in nome e per il bene di quel Vino con la “V” maiuscola che da sempre quest’azienda produce. In questo gigantesco tempio degli Antinori non manca un mini-museo, dove impera un doppio torchio grandissimo disegnato dal caro Leo (da Vinci), ed un auditorium più grande del cinema dell’Ardenza di Livorno… ;)Non si può passare da qui senza bere qualcosa (pare brutto). Al nostro gruppo, una quindicina di giovani lavoranti nel mondo dei locali/ristorazione, sono stati fatti degustare una serie di prodotti di tutto rispetto: bollicine per iniziare, bianco per proseguire, il Villa Antinori, il Poggio alle Nane…ed un Tignanello del 2012 (vino rivoluzionario nato nel 1971, composto dall’80% di Sangiovese ed il restante 20% da vini esteri, raffinato in barrique…sì, lo so, sembro esperta, ma in realtà ho solo preso appunti da brava secchiona)! ;) Il vin santo (superiore) e la grappa hanno chiuso questo giro di assaggini. E sulla tavola sono rimasti quintali di cadaveri di vetro trasparente…
Una visita che merita!!! ;) Tutte le info le trovate qui…
More Wine, More Happiness!!!