NON C’E’ BISOGNO DELL’IDEOLOGIA DEL DARWINISMO O NEODARWINISMO. Lo scienziato mette subito in chiaro le cose: «Noi scienziati parliamo di Darwin, non di darwinismo né di neodarwinismo. Queste ideologie sono fuori della scienza». Parlando del grande naturalista, dice: «Darwin ha scoperto la selezione naturale. Per lui l’evoluzione era un fatto evidente ma occorreva trovare la legge naturale che la spiegasse. Nel 1938 scrive nel suo diario: ‘Ho trovato la chiave: è la selezione naturale’». Accennando alle critiche alla selezione naturale circa la capacità di spiegare la formazione di alcuni organi, Ayala risponde: «Noi dimostriamo che si può spiegare benissimo. Un organismo, quando trova beneficio a disporre di un occhio più completo, si migliora, riceve mutazioni favorevoli che vanno a vantaggio della specie. Al tempo di Darwin molti scienziati accettavano l’evoluzione, come processo graduale di autoformazione, di cambiamento generale. Ma Darwin dimostra che il cambiamento avviene in modo diverso: alcune cose cambiano e altre no, una cambia prima e una cambia dopo. Il processo non è graduale, la selezione naturale dipende dalle variazioni ereditarie e dall’ambiente».
«SCIENZA E FEDE SONO CONCILIABILI». Essendo un biologo cattolico (ha anche intrapreso per un periodo la carriera religiosa), l’argomento si sposta inetivabilmente sul dialogo tra scienza e fede. «Si deve fare distinzione fra cose che non sappiamo e cose che come scienziati non sapremo mai. Per esempio, scienza e fede trattano di cose distinte. La scienza spiega i processi naturali con leggi naturali. La religione tratta invece del significato della vita e del nostro rapporto con Dio. La scienza non ha nulla da dire sulla creazione del mondo. Come non pochi scienziati, ritengo conciliabili scienza e fede».
«DIO CREA CONTINUAMENTE». Non è comunque d’accordo con il movimento dell’I.D.: «Al “disegno intelligente”, muovo un’obiezione: i seguaci di questo movimento considerano la creazione come un evento completo e già concluso, e con ciò finiscono per attribuire al Creatore i difetti del corpo umano. La mandibola non è sufficientemente grande per i nostri denti, il canale attraverso il quale deve passare il bambino, nel momento in cui nasce, è troppo stretto per la sua testa; il sistema riproduttivo umano non è perfetto, al punto che il 20% delle gravidanze si conclude in un aborto spontaneo nei primi due mesi». Conclude infine citando i teologi quando parlando di «creatio continua»: «Dio sta creando continuamente, ma attraverso le leggi naturali. E Darwin e la teoria della selezione naturale non implicano materialimo metafisico, non negano l’esistenza di Dio, né i valori spirituali e morali».