Ancora una volta quelli del CAI, sostenuti chiaramente da tutte le varie associazioni ambientaliste, animaliste ecc, se la prendono con chi pratica enduro e trial. Non è la prima volta che succede, anzi direi che la loro è una guerra storica. Finora hanno sempre vinto, riuscendo nel corso del tempo a rendere la pratica dell’enduro quasi del tutto illegale in Italia. Attualmente è possibile praticare le discipline motociclistiche in fuoristrada soltanto in occasione di eventi sportivi organizzati; nel resto del tempo non si può fare, perlomeno non sui percorsi di montagna.
Il CAI vuole vietare del tutto il transito ai mezzi motorizzati; a loro modo di vedere le cose anche le competizioni di enduro e trial andrebbero abolite. Il che è addirittura paradossale, se pensiamo che dall’Italia provengono spesso grandi campioni internazionali di enduro e trial (un paio di nomi del presente: Giovanni Sala e Alex Salvini). In pratica viviamo in una nazione dove si vogliono vietare del tutto alcune attività sportive che portano spesso la bandiera tricolore sul podio!
Ma lasciamo perdere i discorsi pseudo-nazionalistici e veniamo al dunque! Il progetto di legge 124 della regione Lombardia prevede la revisione di alcune norme del “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale” riguardanti la circolazione agro-silvo-pastorale. L’articolo 59 della Legge in vigore, ai commi 3 e 4, vieta il transito dei mezzi motorizzati su tali strade, sulle mulattiere, sui sentieri e in tutti i boschi e nei pascoli a eccezione di quelli di servizio, di quelli autorizzati dalla Regione e sui terreni appartenenti al patrimonio forestale della stessa, e di quelli autorizzati in base al regolamento comunale. La proposta di legge introduce semplicemente una deroga per consentire agli enti proprietari l’autorizzazione al transito temporaneo dei mezzi motorizzati sulla base di un regolamento regionale da definire. Tutto ciò ha il solo scopo di rendere meno complicate le procedure finalizzate all’organizzazione di un evento sportivo motoristico.
Pur non rivoluzionando nulla, la deroga ancora da approvare ha suscitato immediatamente l’ira del CAI, il quale ha creato istantaneamente una petizione per bloccarla! In pratica non vogliono che si organizzino manifestazioni e competizioni motoristiche di alcun genere, nemmeno quelle poche che già esistono attualmente. Vogliono vietare tutto quanto a priori annientando così il “nemico” una volta per sempre.
Gli appassionati di fuoristrada, vedendosi minacciati senza comunque aver lanciato alcuna provocazione o sfida, hanno risposto alla petizione del CAI dando vita ad una propria raccolta firme che ha lo scopo di difendere la deroga di cui ho scritto poc’anzi. Invito tutti quanti a firmarla: