IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA A MILANO , PISAPIA “Milano , che anticipa sempre tutto, ha capito la necessità di una svolta”

Il modello del candidato centrosinistra alla poltrona di Milano  è Antonio Greppi , il sindaco della ricostruzione che ho conosciuto personalmente. Dopo la Liberazione ricostruì Mezza Milano cominciando  dalla Scala.

A Milano è successo quello che Berlusconi non si sarebbe mai aspettato. Già considerava impensabile il ballottaggio , pensate come abbia reagito con un ballottaggio e la Moratti sotto di 6 punti su Pisapia. In una campagna elettorale dove Berlusconi ha messo la sua faccia e aveva detto o io o i giudici. Beh sembra che l’Italia abbia scelto.

“Nessuno e neanche io poteva pensare che nella diga di questa destra in una città in appalto si potesse aprire una falla di tali dimensioni , che può far debordare l’onda fino a Roma. Ma Milano , che anticipa sempre tutto, ha capito la necessità di una svolta” dice un incredulo Pisapia dopo tanto successo.

Certo Pisapia è riuscito ad unire della realtà sociali ben diverse, la Camusso leader della Cgil con Piero Bassetti , gran borghese democristiano. In una città sempre gestita dal centrodestra da ormai tre lustri, Berlusconi ha perso la faccia.

Certo l’inizio di  Pisapia non è stato buono, sentiva il gelo intorno a sé. Il candidato era incoronato dal Pd , ma non dai democratici che avrebbero voluto candidare l’architetto Boeri. Ma poi Pisapia ha visto crescere il consenso nei tour elettorali di quartiere vecchia maniera. Mentre la Moratti  inanellava una figura dopo l’altra nelle mani di Berlusconi, Formigoni ,  degli affaristi di Comunione e Liberazione, dei Ligresti , dei Batman che ristrutturano loft come suo figlio.

Pisapia è convinto di aver preso voti non solo tra il Pd , ma anche tra il Fli e nei vecchi Berlusconiani che non sopportano la sua arroganza. “Non so quanto la Moratti si sia fatta male da sola con le falsità pronunciate contro di me . Ma uscendo dalla sede di Sky a Santa Giulia dove mi ha attaccato , ho avuto l’opportunità di girare nel nuovo quartiere , dove mi hanno assediato gli abitanti per dirmi che non hanno servizi essenziali , non hanno asili , sono mal collegati. Un quartiere che potrebbe essere bello , ma è invece l’emblema della bolgia urbanistica che è diventata la cifra meneghina . Continuano a costruire non edilizia sociale , ma edilizia di lusso a 9000 euro al metro” dice Pisapia.

“L’importante ora è non commettere errori sull’ultimo miglio” conclude il candidato del centrosinistra