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Il canto del serpente

Da Gio65 @giovanniparigi

Ho proposto questa trama ha una casa editrice che a mio parere avrebbe potuto esere interessata, ma non ho ricevuto risposta. La pubblico nel blog perchè non si sa mai cosa il web possa combinarti

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Il romanzo trae ispirazione dalla stella di Betlemme, che un Erode sovranazionale, incarnazione del potere più oscuro, non vuole far di nuovo splendere nel cielo. La stella è la possibilità logica e razionale di dimostrare l'esistenza di Dio.

 Un giovane laureato, appassionato di cronologia biblica, compie però un certosino lavoro di calcolo giungendo alla conclusione che la Bibbia ha un'attendibilissima cronologia interna, ben diversa da quella divulgata perchè capace di far comprendere tutte le profezie, chiarendo al contempo ogni lato ancora oscuro degli anni terreni di Gesù. Inoltre la stessa permette di comprendere che il Messia atteso dagli ebrei era proprio Lui.

I suoi tentativi di far pubblicare lo studio, nonostante l'interesse che suscita, s'infrangono su un'obiezione insormontabile: la mancanza di quelle prove astronomiche che oggi costituiscono i cardini per la datazione di eventi del passato.

Tutto questo rumore però infastidisce Erode che nel più completo silenzio  cerca di far desistere il giovane prima con le buone, poi con le minacce di morte. Il protagonista comincia a ricevere strani messaggi  via mail e via web e capisce che la mancanza di prove astronomiche è un grande inganno, perché la Nasa, l’unica che detenga questi dati, li ha falsati.

 Cerca allora di denunciare il fatto, ma Erode, come il serpente, non lascia alcuna traccia. Gli organi di polizia e la stampa cui si è rivolto lo giudicano un pazzo, fino a che non incontra un vecchio e integerrimo professore ebreo disposto a dargli una mano. E' allora che Erode esce allo scoperto e decide di uccidere entrambi, perché altrimenti tutto il suo potere di tenebra scomparirebbe e la stella di Betlemme brillerebbe nel cielo guidando a Dio, come a suo tempo i Magi, l’uomo moderno.

Il protagonista allora, conoscendo la psicologia del rivale e ricorrendo al sacrificio, tecnica dei suoi amatissimi scacchi, calcola, scrive e sigilla giorno, ora, modalità e movente della sua morte, procurandosi così la prova dell’esistenza Erode, quest'organismo sovranazionale di cui tutti ignoravano l'esistenza.

In questa trama  s’innestano personaggi direttamente tratti dai libri profetici e in particolare da Apocalisse. Del resto lo stesso titolo del romanzo, seppur in netto contrasto,  è ispirato al "nuovo canto"  dei 144000 redenti di cui ci parla, appunto, Apocalisse. O come la figura del  grande esegeta, il quale altri non è che il falso profeta, il quale sa che i conti del giovane sono esatti, ma cerca in tutte le maniere di sviarlo perché tutto il suo sapere è divenuto funzionale alla menzogna. Altra figura presa a prestito da Apocalisse è la “Grande prostituta”, Babilonia, immagine di una cristianità corrotta e venduta intenta solo a far soldi col nome di Dio.

Il protagonista dunque giunge a toccare con mano e a sfidare tutto il potere di menzogna, violenza e corruzione gestito da Erode, incarnazione del Male, i cui sicari giungono fino a uccidergli il cane straziandolo, non prima però di avergli detto via web con un banalissimo captcha, che Eva, cioè la donna che aprì la sfida a Dio, deve essere imperatrice e non Maria, la Madonna. Inoltre sperimenta che anche il Male ha una sua saggezza. Essa consiste tutta nel sapere che ogni uomo ha un prezzo. Di qui tradimenti e disillusioni.

In filigrana, insomma, nel romanzo si compie una battaglia escatologica in cui i protagonisti si affrontano sapendo che non potrà mai esserci compromesso. Il giovane, senza esserne cosciente, è  l’angelo della chiesa di Pergamo, citato da Apocalisse, a cui è stato ordinato di combattere. La sua inizialmente è solo una battaglia per la verità storica; poi, prendendo coscienza del grande inganno, una battaglia contro un nemico invisibile e potentissimo che controlla ogni singolo aspetto della realtà, anche quella virtuale. Insomma Davide sfiderà di nuovo Golia, in un duello che ha nel web, degli organi di stampa, dei media etc. i lati dell’arena.     

 Mi preme anche dire che la difficoltà di scrivere un romanzo del genere consiste nel potere presentare una cronologia biblica alternativa a quella finora compilata. Io ho questa possibilità perché a suo tempo ho compiuto accurati studi di cronologia biblica che mi hanno portato alle stesse conclusioni del protagonista, salvo, è ovvio, il ruolo della Nasa, la quale è vero che è la fonte dei dati astronomici, ma è pura fantasia che li abbia falsati.


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