Non succede spesso che un giocatore di alto livello si trovi senza squadra a settembre (un caso particolare già successo lo scorso anno con l’altro capitano dell’Italia, Marco Mordente, anche lui rimasto senza squadra dopo la parentesi con l’Armani Jeans), quando gran parte dei roster sono già stati completati e la stagione inizia con la preparazione atletica e le amichevoli di allenamento. L’impegno (e che impegno!) della nostra Nazionale sta un po’ oscurando le prime uscite delle squadre di club, al lavoro per farsi trovare pronte alla prima palla a due ufficiale della stagione, ma ha messo in risalto un fatto particolare.
Stefano Mancinelli, capitano della Nazionale italiana è ancora a piedi, free agent, ed alla ricerca di una nuova casa per questa stagione. Finita l’esperienza all’Olimpia Milano (di cui era il co-capitano), il Mancio ha trattato un po’ con la Virtus Bologna e con il Fenerbahce (di coach Pianigiani), senza però trovare un accordo. Con i bolognesi il contratto non è stato firmato per differenza tra offerta e richiesta del giocatore, oltre che per il sentimento di appartenenza di Mancinelli alla Fortitudo, squadra in cui è cresciuto. Come confermato anche da Claudio Sabatini:
“Ci abbiamo rinunciato dopo una trattativa molto lunga, quasi un mese. Apprezzo in Stefano l’appartenenza che sente ancora per una squadra che non c’è più. Era un mio pallino, mi spiace che un giocatore del suo talento e col suo fisico al momento sia a spasso. Non lo cercheremo più, non rientra nel bilancio.”
Con i turchi la proposta era a dir poco particolare, ovvero fare lo ‘straniero di coppa‘ giocando solamente l’Eurolega, ma anche questa offerta è stata (al momento) declinata.
Con gli azzurri il Mancio sta navigando a 6.3 punti, 2.3 rimbalzi, 1.7 assist e 1.1 recuperi, ma anche 1.6 palle perse; la sua leadership però non è sempre rimasta costante così come il suo rendimento; spesso coach Pianigiani è costretto a farlo sedere, soprattutto dopo qualche scelta offensiva non proprio ortodossa (passaggi no-look, coast-to-coast, tiri forzati senza ritmo). Tutte cose che forse nel corso della sua carriera gli hanno un po’ precluso le porte delle principali squadre in Europa, e perchè no anche nella NBA. Non è di tanti anni fa (2007), infatti, la sua ottima summer league che aveva quasi convinto Portland ad offrirgli un contratto. Ora Mancio spera che il mondo NBA possa riaprirsi ed è in attesa (speranzoso) di un invito ai veteran camp di qualche franchigia.
Un capitano senza barca Mancinelli, ma in attesa che qualcuno si accorga della sua presenza, perchè a 30 anni si è nel pieno delle proprie capacità sia tecniche che atletiche e il capitano azzurro l’ha dimostrato al meglio in queste qualificazioni ad Eurobasket 2013.