La disastrosa e disastrata partitocrazia italiana (nessun distinguo tra PD, PDL e Terzo Pollo: non è un errore di digitazione) tra uno scandalo e l'altro, tra una infamia e l'altra, trova il tempo di dolersi dell'avanzata (almeno nei sondaggi) di Beppe Grillo, il nuovo Capopopolo italiano. Lo conosciamo: un comico tramutato in Masaniello da palco a blog, molto efficace nelle battute e molto confuso nei programmi.
Se soprattutto i giovani non trovano di meglio che il suo Movimento 5 Stelle per fare politica, la colpa non è certo loro. Quelle casse da morto che sono i partiti politici oggi, a parte i corsi per le Veline da buttare in politica organizzati da Brunetta per conto del Sovrano di Arcore, non fanno molto altro per aprire alla gioventù. Ed è anche comprensibile. I partiti politici italiani, nella stragrande maggioranza dei casi, altro non sono che le dirette appendici della Gerontocrazia al potere nel nostro Paese. Guardate i loro capi: 60 anni almeno a testa.
Da quando l'ex Partito Comunista Italiano, mentre si apprestava a diventare maggioranza in Parlamento, dando retta a Occhetto e Napolitano sì è praticamente ridotto a quel che è oggi, in Italia la politica si è fatta solo tra gerontocrati di vera Destra e finta Sinistra.
Praticamente, dopo Andreotti abbiamo avuto Berlusconi, sempre sotto l'egida di USA e Vaticano, due stati esteri molto presenti in Italia, tra basi militari e affari lucrosissimi. La fede è un optional, ovviamente, come pensavano i molti che vedevano benedire le camicie brune.
Poi è arrivata l'Europa attuale, ovvero la coalizione tra banchieri e finanzieri continentali che, tramite un enorme potere, derivante da un vero e proprio oceano di valuta, hanno riscritto la storia del continente stesso, persino superando le costituzioni nazionali che tanto sangue e fatica erano costate alle popolazioni interessate, comprese due Guerre Mondiali.
Oggi, il Trattato di Lisbona dà potere illimitato al grande Capitale europeo e non ci sono mezzi termini: o ci stai dentro, o stai fuori. L'Euro è solo uno degli strumenti: vale la pena ricordare sempre la posizione ibrida della Gran Bretagna.
Comandano le Banche in tutto il loro grande egoismo, incuranti dei veri e propri drammi che la loro voracità sta provocando. E i partiti? Da noi come altrove in Europa, sono marionette nelle mani di BCE e Commissione Europea, senza più alcuna autonomia. Gli Stati nazionali devono soggiacere alle logiche centraliste continentali, andatevi a rileggere il Trattato di Lisbona, qui imposto a noi tutti senza neanche lo straccio di una consultazione popolare.
Nel frattempo, ai burattini della BCE e delle altre banche, è crollato lo scenario: non hanno più neanche la scusa di far finta di azzuffarsi tra di loro come facevano Arlecchino e Pulcinella. Non il Re ma i Servi sono rimasti in braghe di tela, o di pizzo, magri o culoni incorreggibili, tanto per fare una citazione celebre. Sono tutti burattini, qui e altrove.
Ed ecco, allora, spuntare il Capopopolo direttamente dal Web o da un palco di treatro, tanto che differenza fa? Un ambientalista che divora carne (e quanta: guardate che panza!) e che dimentica la pessima qualità dell'acqua che sgorga dai nostri rubinetti mentre si scaglia contro l'acqua minerale commercializzata; un libertario che lotta contro la partitocrazia... trasformando un movimento popolare in un altro partito. Chissenefrega che rinuncia ai soldi pubblici: sempre acqua al mulino della partitocrazia porta... Eppoi, se avete letto il blog di Beppe non vi sarà sfuggita l'ammirazione per Brunetta prima e Montezemolo subito dopo. Alla faccia del nemico della partitocrazia e dei poteri forti!
No, non ci servono nuovi Masaniello: abbiamo bisogno di una sana lotta di classe fatta per classi economiche e anagrafiche. Del tipo: pensionare obbligatoriamente i cinquantenni e dare lavoro a cominciare dai quarantenni in giù. Scuola gratuita davvero e obbligatoria fino a 18 anni. Industria che si riconverte ad ecocompatibile e che possa usufruire delle energie rinnovabili, riportando in Italia chi può agevolmente collaborare, premi nobel compresi.
Detassare completamente i redditi e tassare solo le proprietà, esclusa la casa che è un diritto, almeno per un paio d'anni. Evitereremo così di vedere gioiellieri e macellai che denunciano meno dei propri collaboratori. Una vera patrimoniale per rovesciare la piramide che sta impoverendo il Paese, al punto che i consumatori non hanno più reddito per sostenere il mercato interno: questo il vero problema della nostra economia.
E soprattutto un governo forte che riporti sotto il controllo statale la Banca d'Italia, nazionalizzi le altre banche e impedisca a qualunque industriale di delocalizzare il lavoro, con le buone o con la legge. Qui deve comandare la maggioranza: lavoratori, studenti, pensionati al minimo. E l'economia dev'essere fondata sul lavoro... mi pare d'averlo letto da qualche parte... Forse la Costituzione?
Menestrelli, cantanti e comici facciano spettacoli, satira e intrattenimento, che è meglio.