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Solo nel 2005 venne definitivamente sancito che l'incidente aereo del 27 Ottobre 1962, nel quale morì Enrico Mattei, fu di natura dolosa. Con lui morirono anche gli altri occupanti l'aereo privato e cioè il pilota Irnerio Bertuzzi e il giornalista William Mc Hale. Ad oggi ancora un colpevole "ufficiale" non c'è. Almeno per la giustizia non sono noti i nomi degli assassini, né degli esecutori né soprattutto dei mandanti, ma i nemici di Mattei era chiarissimo già allora chi fossero.
Ex partigiano cattolico, venne chiamato al termine della guerra a liquidare l'Agip per conto dello stato, "carrozzone" fascista preposto alle materie prime combustibili. Comprese subito che non era altro che una maniera per rendere l'Italia schiava delle "Sette Sorelle" e, invece di venderla o lottizzarla, la fece rinascere fino a fondare l'ENI. Cercò petrolio e metano nel nostro paese, poi cominciò a girare il mondo in cerca dei 2 preziosi idrocarburi, proponendo a tutti condizioni migliori delle sorelle citate, per le quali divenne una vera spina nel fianco. Per noi italiani invece la sua opera fu fondamentale e lo mette a pieno merito tra i nostri più Grandi e Importanti personaggi del dopoguerra. Figura non esente da aspetti "controversi", corruttore (o finanziatore? ammetteva senza patemi di farlo!) ad ampio spettro di tutti i partiti politici italiani dei quali, e sono parole sue, "...dispongo di loro come dei taxi: li chiamo, mi faccio trasportare dove mi serve, li pago e scendo". Occuparsi di petrolio e materie prime in generale, pensando di non aver bisogno di politica e politici, in Italia come altrove, è pura illusione. Mattei, che per qualche anno fu deputato, insisteva sul ruolo di politica internazionale della sua attività. Aveva la vista lunga e per nulla torto. Senza la sua opera non solo l'Italia ma il mondo sarebbe diverso da com'è ora, anche se in che modo non è possibile dirlo.
Chi non conosce la vicenda di quest'uomo farebbe bene a informarsi. Consiglio di spendere qualche minuto sui link wiki che ho segnalato, è Storia d'importanza fondamentale ma non mi ci metto a riportarla tutta qua.
Ci si può, oserei dire si deve, informare anche guardando questo eccezionale film che in parte è un docu-film, di sconcertante attualità. Film non commemorativo bensì d'indagine, con un'attenzione certosina ai dettagli della personalità professionale di Mattei, poco o nulla è dedicato alla sua vita privata. C'è poi una serissima parte d'indagine che ai tempi era decisamente d'avanguardia, perché se molti pensavano che si potesse trattare di un omicidio non altrettanti osavano metterlo "nero su bianco" o addirittura su celluloide.
Onore a Francesco Rosi, uno dei grandissimi del nostro Cinema. Questo film poi è semplicemente bellissimo e persino avvincente! Se non fosse che tratta una vicenda reale dall'epilogo drammatico lo si potrebbe catalogare come uno dei più belli tra i thriller politici, genere nel quale avrebbe anche un primato: armi praticamente non se ne vedono.
Onore ancora, per l'ennesima volta, a Gian Maria Volonté protagonista, attore per il quale da tempo ho esaurito gli aggettivi, al solito realista e credibile al limite dell'imitazione non caricaturale. Il cast, tanto per ribadire che non parliamo di becera fiction ma di Film, annovera anche Ruggero Mastroianni al montaggio, Piero Piccioni alle musiche, Pasqualino De Santis alla fotografia! Ci si deve solo inchinare e ringraziare gli dei che hanno fatto nascere cotanti mortali.
Onore alla Memoria di un giornalista siciliano, Mauro De Mauro (fratello maggiore del noto linguista Tullio De Mauro), e per dirlo io visto i suoi trascorsi... ma l'onestà intellettuale è una qualità trasversale alle opinioni politiche. Riporto da wiki:
"Negli ultimi giorni del luglio del 1970 il regista contattò il giornalista de L'Ora Mauro De Mauro per proporgli un lavoro: ricostruire le ultime ore di vita dell'ing. Mattei a Gagliano, vicino a Enna. Nell'intento di Rosi e degli sceneggiatori del film, ottenere da un giornalista come De Mauro, considerato da molti un segugio, piccoli particolari, anche apparentemente insignificanti per completare il testo dal quale poi sarà tratto il film. De Mauro, allettato dall'importanza del compito assegnatogli e dal buon compenso promessogli dalla Vides, iniziò immediatamente le sue ricerche. Andò a Gagliano dove grazie al sig. Puleo, gestore del locale cinema, riuscì a procurarsi il nastro con l'ultimo discorso fatto dal presidente dell'Eni. Quindi iniziò a fare le domande giuste alle persone giuste, soprattutto a due personaggi: Graziano Verzotto, uomo politico e amministratore dell'Ente Minerario Siciliano, da molti indicato come molto vicino alla cosca di Giuseppe Di Cristina, e a Vito Guarrasi, personaggio molto ambiguo vicino tanto ad Amintore Fanfani quanto ai Servizi Segreti Statunitensi. Il 16 settembre del 1970, a pochi giorni dall'incontro con quest'ultimo, De Mauro venne sequestrato proprio sotto casa sua in viale delle Magnolie a Palermo e di lui non se ne saprà più nulla."
Curiosità:Onomatopeicamente parlando, da Mattei a Matteotti v'è poca distanza, certo non pari a quella esistente politicamente. Entrambi però furono persone che pensarono al bene comune e entrambi furono uccisi per questioni legate al petrolio. Ne ho parlato QUA poco tempo fa, altro film imperdibile che non a caso ho visto prima di questo. Cercate nel web "Affare Sinclair", ne leggerete delle belle.
Oggi si celebra la Festa della Repubblica Italiana e questo film è la mia, serissima per una volta, dedica ad essa. Ho pensato di farla a a posteriori, quando grazie al film ho percepito che si parlava di un Uomo con un fortissimo senso altruistico del suo ruolo di potere, ed un'affezione al nostro stato e al suo benessere unica.
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