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Il cerchio magico di Silvio

Creato il 26 giugno 2013 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

722972TgLa7, si parte con la sentenza del tribunale di Milano che ha condannato a sette anni, Silvio Berlusconi, per concussione, costrizione e prostituzione minorile. Molto nervosismo in area politica. È il degno seguito del processo Ruby. Sette anni che pesano sul quadro politico. Nella maggioranza, tensioni fortissime, nessuna direttamente collegata a quelle  decisioni giudiziarie. In realtà Pd e PdL sono ai ferri corti. Divisissimi su due temi importanti e diversi: Iva e F35. Per il primo è decisivo il rinvio di tre mesi o la cancellazione dell’aumento di un punto, per il secondo la questione tocca i famosi aerei militari, costosissimi, che l’Italia si è impegnata a comperare. Per alcuni del Pd quegli acquisti vanno sospesi e si devono  convogliare quei soldi per la coperture di altre necessità decisamente prioritarie. Ma, ovviamente la gran parte del PdL è contraia. Graziano Delrio frena e Mario Mauro spinge. Dunque tensioni e diatribe tra ministri.

La situazione dopo la sentenza del processo Ryby è esplosiva, la linea di separazione sbandierata a caldo tra sostegno al governo e vicende giudiziarie diventa sempre più sottilie. La sentenza ha creato conflittualità.

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Poi c’è un altro aspetto. Ci saranno altri trentadue indagati. Finiranno sul registro della Procura dopo l’estate. Un atto dovuto su espressa richiesta dei giudici e poi si valuterà caso per caso. Dopo la condanna per Silvio Berlusconi a 7 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici prende sempre più corpo l’ipotesi che, dopo il processo all’ex premier e quello parallelo a Emilio FedeLele Mora e Nicole Minetti, stia per nascere, a breve, anche un’inchiesta “Ruby-tre” che andrà a toccare tutti quei trentadue testimoni a favore del Cavaliere per i quali i giudici hanno chiesto la trasmissione degli atti alla Procura.

Lo hanno difeso in aula, ora potrebbebero rispondere di quelle parole, ritenute false dai giudici.

Olgettine, segreterie, sottosegretarie, amici ma, anche un funzionario della Questura di Milano, politici, pianisti, massaggiatori, si apre un’altra pagina giudiziaria.  Una nuova indagine. Un nuovo processo a carico di chi non avrebbe detto la verità e non soltanto le ragazze Bunga-bunga, ma anche un  nuovo filone che potrebbe presto avere trentadue indagati per falsa testimonianza e anche andare ad approfondire presunti profili illeciti in quel rapporto economico tra il leader del Pdl e le cosiddette ‘Olgettine’, mantenute con 2500 euro al mese e nel frattempo passate sul banco dei testimoni per descrivere le serate di Arcore come feste “normali ed eleganti”.

Adesso lo scenario è nuovo è il terzo processo Ruby con dentro il cerchio magico di Berlusconi.

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L’iscrizione nel registro degli indagati è particamente automatica, per il momento, un atto dovuto su esplicita richiesta del Tribunale. I Pubblici ministreri li valuteranno insieme alle motivazioni della sentenza, attesa fra tre mesi, poi decideranno: richiesta di rinvio a giudizio o archiviazione. I capi d’accusa: falsa testimonianza. Dentro ci sono il viceministro Bruno Archi, una ventina di Olgettine, il funzionario della Questura Giorgia Iafrate, i parlamentari Valentino Valentini, consigliere diplomatico, era a Parigi, la notte della telefonata in questura, ha sostenuto che parlò lui per primo con il funzionario di Polizia e che non gli venne in mente di avvisare il consolato egiziano.   Maria Rosaria Rossi, all’ombra di Berlusconi gli teneva l’agenda e gli appunatmenti a palazzo Grazioli, soprannominata la badante, l ‘eurodeputato Licia Ronzulli e il giornalista Carlo Rossella.

Da ultimo, non si può escludere che il nuovo fascicolo sul caso Ruby non vada a sondare anche profili di presunta corruzione in atti giudiziari o di subornazione di testimoni, reato che punisce “chiunque offre o promette denaro o altra utilità alla persona chiamata a rendere dichiarazioni davanti all’autorità giudiziaria” per “indurla a commettere” falsa testimonianza. I pm avevano già segnalato nei loro atti la “grave” attività di “inquinamento probatorio” del Cavaliere, da cui le ragazze-testimoni ricevono un vitalizio mensile. Tutto questo sarebbe una svolta e un nuovo processo per Silvio Berlusconi.


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