Vi ricordate il nostro articolo sul rischio-smembramento per
il reparto Pics-decoro della Polizia Municipale? Ecco, le decine e decine di
commenti apparsi sotto quel post forse qualcosa hanno sortito visto che, forse,
il gruppo Pics non verrà smantellato e, sebbene tra poco significative
restaurazioni, resterà comunque in qualche modo, per quanto riguarda il decoro,
gestito da Anselmo Ricci e dai suoi ‘marines’. Speriamo che ulteriori colpi di
mano (d'altronde il famelico sottobosco del PD e della Cgil è sempre in
agguato, sebbene un po’ arginato dal sindaco che, per ora, mal si colloca all'interno
di questo palcoscenico) siano scongiurati per il futuro e che i Pics possa
continuare a operare come e più di prima.
Ma se i fattori endogeni appaiono essere attutiti, ci sono quelli esogeni a rendere complicata se non impossibile l’attività del corpo più amato dai cittadini che hanno compreso l’importanza strategica di una città che combatte il degrado urbano, frutto e fonte di molti altri disastri in sua conseguenza. Un fattore esogeno sta esplodendo in questi giorni. Ed è, appunto, una autentica bomba. L’Ama, infatti, a causa di contratti e convenzioni non rinnovate (ovvio: la controparte è prossima al default) non è più disposta a investire su servizi che non sono strettamente ricompresi nella tariffa rifiuti che i cittadini pagano. E allora via al servizio rimozione graffiti e via al servizio manutenzione del verde. Ebbene sì, i due servizi che, in squadra interforze con i Pics, avevano dato maggiori risultati negli scorsi mesi (900mila mq di scritte vandaliche cancellate) stanno per essere ufficialmente cancellati. Uno scempio che farà tornare la città a quella lavagna di coatti, violenti e burini che era qualche anno fa prima che qualcuno si rese conto che i muri sporchi contribuiscono a creare cittadini sporchi. A Ignazio Marino, che nell'impazienza di trovare soldi per chiudere il bilancio taglia dove non si dovrebbe mai tagliare, consigliamo ancora una volta questo nostro articolo. Chissà che capisca… Intanto sia in Ama sia in alcuni settori della Polizia Municipale i pochi dipendenti in gamba sono umiliati e sconsolati: "è sempre la solita storia, arrivano quelli nuovi e mettono i loro uomini togliendo di mezzo quelli di prima, che abbiano fatto bene o abbiano fatto male poco cambia. Ma noi non siamo uomini di Alemanno o di Marino, siamo uomini dell'Ama o della Polizia Municipale". Sono più saggi loro di chi dovrebbe occuparsi di governarli e gestirli.





