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Il congresso del PdArcore secondo Carlo

Creato il 21 ottobre 2013 da Pdarcore
Il congresso del PdArcore secondo Carlodi Carlo Zucchi
La fase congressuale rappresenta per un partito politico una fondamentale occasione di confronto tra idee e proposte, un'opportunità per analizzare gli errori compiuti e i traguardi mancati e per definire gli obiettivi di una nuova stagione politica.
E necessario cominciare da ciò che non ha funzionato, penso che siano chiare in noi, le difficoltà che abbiamo riscontrato e gli ostacoli che dobbiamo superare, ora possiamo approfittare del congresso e cambiare passo, costruire un nuovo partito democratico ad Arcore.
 
Dobbiamo occuparci di noi, decidere il nuovo segretario locale, capire chi è disponibile a intraprendere percorsi inesplorati, chi potrà rappresentare le diverse istanze senza soccombere alle convenienze, condividere la visione di chi riteneva che "Se i giovani si organizzano e si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia" o di che pensava che "La politica è sintesi di teorie e di interessi, di principi e di fatti; la politica è vita nel senso più completo della parola".
In questi due anni e mezzo di impegno politico mi sono reso conto che c'è ancora molto da fare, anche a livello locale, sempre più cittadini si allontanano dalla pochezza della politica ed é proprio per questo che l'obiettivo principale rimane quello di coinvolgere nuove e giovani energie.
Fabrizio Barca individua alcuni fondamentali di un partito che vuole rinnovarsi , pone ai primi posti le regole dicendo ...
"Girando per l’Italia, mi sono reso conto che c’è già chi pensa di infrangere le regole. Si sente parlare di questo o quel candidato legato a questa o quella corrente, a questo o quel leader nazionale o, ancor peggio, si sentono storie di pressioni per il solito candidato unico per dare l’idea di coesione …
Ma stiamo scherzando? Sono proprio questi meccanismi perversi a far sì che il panorama territoriale sia “congelato”, da diversi anni a questa parte, su dirigenze cooptate dai vertici. Sono proprio questi meccanismi che impediscono la rigenerazione del partito a cominciare dalla sua base.
Non scherziamo dunque, le regole sono fatte per esser rispettate, è la prima regola del partito nuovo".
 
Concretamente allora cosa dobbiamo fare?
Io penso che dobbiamo intensificare l'utilizzo del web, strumento indispensabile di informazione, dobbiamo affiancare al blog che è spazio di discussione, un sito che sia in grado di realizzare il primo serbatoio di raccolta dei problemi dei cittadini, la prima analisi, la prima risposta personalizzata.
Il partito democratico di Arcore perde continuamente iscritti, non incuriosisce i non iscritti, ad Arcore alle elezioni politiche del 2013 il PD Arcorese ha raccolto il 28 % dei consensi, ma tutto questo non si é tradotto in partecipazione attiva.
Dobbiamo delegare ai componenti del direttivo e agli iscritti disponibili, incarichi concreti su temi specifici, é essenziale il contributo di quei cittadini di Arcore che rappresentano espressione di competenze utili da impiegare per sviluppare specifici progetti .
Una delle prioritá sarà ricostruire l'assemblea degli iscritti, una comunitá che deve periodicamente guardarsi in faccia, in seconda istanza impostare obiettivi condivisi con i partiti che sostengono l'attuale maggioranza, infine dialogare con i direttivi dei paesi confinanti.
Fino al 27 ottobre, dovremo discutere di questo e di molto altro, spero nel contributo di tutti gli iscritti e spero di ascoltare le posizioni di tutti , dopo il 27 raccoglieremo quello che abbiamo seminato.
“Se noi vogliamo essere ancora presenti”, avvertì Aldo Moro all’XI Congresso della Democrazia cristiana, il 29 giugno 1969 a a Roma, “ebbene dobbiamo essere per le cose che nascono, anche se hanno contorni incerti, e non per le cose che muoiono, anche se vistose e in apparenza utilissime”.Se cerchiamo le alternative, se riteniamo che le alternative siano l'occasione di vedere le cose con gli occhi degli altri, se l'alternativa é ricchezza, é controllo, se l'alternativa é libertá, se l'alternativa significa avere coraggio, allora la prima cosa da fare é provare a cercarla, la prima cosa da fare é provare a cercarla dentro di se.  Da cosa è fatto il Pd?
Da 3 gambe:
1) I circoli, che vanno aperti: il problema non è tenere persone chiuse in una stanza a parlare tra loro. L'importante è portare i circoli là dove c'è la vita vera: nelle piazze, nei luoghi senza rappresentanza.
2) Ci vuole un Pd che con i suoi parlamentari giochi all'attacco e non stia in difesa.
3) Chi fa il sindaco, l'assessore, non abbia paura di considerare il partito come un luogo diverso da sé."

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