Magazine Diario personale

IL CONSENSO INFORMATO: QUESTO SCONOSCIUTO By Lella

Da Maricappi
E la voce gentile e calda della segretaria si libra leggera echeggiando nella grossa sala d'attesa:
"Prego signora, s'accomodi sulla destra e aspetti che la chiamino col numero 12 verde".
E ... Poco prima dell'esame..."Prego signora firmi qui, è solo il consenso informato".

È il caso di chiederci: "Quanta importanza dovremmo dare al consenso all'esecuzione materiale degli  esami e quanta all'informazione vera e propria?"
In fondo, anche noi chiediamo ogni giorno ai nostri “clienti” di firmare un modulo di consenso informato ( prima di ogni test ergometrico, per esempio), ma…. quanti di noi si soffermano ad aiutare l'utente in difficoltà (la nonnina di 75 anni, per intenderci) a capire bene quelle frasi "troppo complicate, per me che ho solo la quinta e che non vedo più bene come una volta"?
Non di rado qualcuno, dopo averlo “ vagliato attentamente” (in 5 minuti !!!!) chiede: "Ma... Senta signorina... che cosa ho firmato?" Oppure, entrano nella studio e si precipitano vestiti di tutto punto sul tapis roulant!!!  Determinati a fare subito una bella corsetta sulla pedana!! Siiiiii...e vaiii!!!
  Pooooi ...... casomaaaaaai......pongono dei quesiti su cosa andrebbero a fare ( questo dopo aver già frettolosamente apposto la firma in calce al modulo), tanto da farci venire il dubbio  se sia meglio parlare di consenso informato (che tutela il diritto del paziente ad autodeterminarsi consapevolmente) o firmato (che ha il solo scopo di tutelare chi eroga un servizio?);
Queste situazioni hanno suscitato in me la voglia di riflettere sul modo  in cui dovrebbe essere somministrato ai destinatari,  totalmente ignari (e talvolta persino tecnicamente impossibilitati all’esecuzione pratica dell’esame, come la signora con il gesso a stivaletto o con l'intervento all'alluce valgo fresco fresco,  che avrebbero proprio dovuto disdirlo) fino al momento in cui ricevono delle informazioni più dettagliate dal medico o dall'infermiere di turno.
Ma di prassi, non si dovrebbe spiegare PRIMA la tipologia di esame e, DOPO  essersi assicurati che l'altro abbia capito, chiedere di apporre l'autografo?
Per curiosità, osservate quanti minuti si dedicano a questo delicato momento.

                                                                      By Lella

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