Un regista tra i massimi esponenti dell’action-poliziesco all’italiana. Un protagonista direttamente pescato dall’affascinante mondo del pugilato, con un volto che resta in testa come pochi. Un coprotagonista che è considerato ormai tra le colonne del bis nostrano. Tutto questo amalgamato in una trama che attinge a piene mani dal quel classico western che fu Per un pugno di dollari di Leone (e che rimanda quindi, di riflesso, al capolavoro di Akira Kurosawa).
“Il giovane Marco Russo vuol vendicare sua madre e sua sorella, violentate e uccise dal boss della malavita Rico Vanzetti. Riuscito a farsi assumere dalla sua futura vittima, la costringe abilmente a una sanguinosa guerra contro un rivale in affari”
Stelvio Massi gira “Il conto è chiuso” dopo aver concluso l’ottima trilogia di Mark il poliziotto: l’influenza stilistica è palese, sospesa com’è tra il fumetto pulp (si veda l’eccellente caratterizzazione di Vanzetti/Merenda, ossessionato dalla propria pistola) ed il noir, senza tuttavia disdegnare digressioni melò, nei momenti segnati dalla presenza di Leonora Fani e Giampiero Albertini.
Il gusto visivo per la messa in scena, soprattutto nelle sequenze d’azione pura, è integralmente riconducibile al mestiere del compianto regista di origini marchigiane; un senso del ritmo perfetto, coadiuvato dall’ottima direzione degli stunt e nondimeno dalle eccellenti partiture di Bacalov, che alternano divagazioni melodiche e serratissimi crescendo di tensione. Colpiscono invece – anomalo per lo “standard” registico dell’autore – gli eccessi sadici presenti in numerose scene. Dalla violenza sessuale alla non vedente Nina (mai esplicita, ma indubbiamente cruda) per continuare progressivamente con le spietate soluzioni vendicative del protagonista, a base di killer folgorati da letali scariche elettriche e trappole di laboriosità quasi teatrale.
Un prodotto magari non originale ma dannatamente divertente, soprattutto nella meticolosa definizione del personaggio interpretato da Merenda: talmente barocco e ridondante nella propria spietatezza da affascinare visceralmente lo spettatore… E molto probabilmente buona parte delle nuove leve registiche (e cinefile) d’oltreoceano.
YouTube Video