Magazine Medicina

Il controllo della pressione: aggiornamenti

Creato il 16 agosto 2012 da Euplio

Il controllo della pressione

Vediamo ora come la pressione arteriosa aumenta in un bambino/adolescente, tenendo presente che questi sono valori da considerare normali in rapporto all’età:

  • Da 01 a 03 anni si può avere una pressione fino a mmHg 111/73
  • Da 03 a 05 anni si può avere una pressione fino a mmHg 115/75
  • Da 06 a 09 anni si può avere una pressione fino a mmHg 121/77
  • Da 10 a 12  anni si può avere una pressione fino a mmHg 125/81
  • Da 13 a 15  anni si può avere una pressione fino a mmHg 135/85
  • Da 15 a 16  anni si può avere una pressione fino a mmHg 141/91

La pressione non è mai costante durante la giornata, infatti alla mattina è il momento in cui è sicuramente più alta, mentre la notte, quando l’organismo è a riposo, essa si abbassa. Durante il resto della giornata, invece, la pressione è soggetta a delle variazioni a secondo dell’attività lavorativa che il soggetto svolge, delle emozioni, della fatica e, cosa da non sottovalutare mai, dello stress.

Il nostro corpo, in condizioni normali, è in grado di regolare in modo autonomo, la pressione in base alle esigenze dei vari organi e alle attività che il soggetto svolge. Se ad esempio si salgono le scale o si fa attività fisica, i muscoli hanno bisogno di più ossigeno e quindi il cuore deve battere più velocemente per pompare più sangue alle arterie e, di conseguenza, la pressione sale. Al contrario mentre si dorme o si riposa la pressione si abbassa, poiché le richieste di sangue dei vari organi sono ridotte. Lo stress è una delle cause che possono scatenare un innalzamento della pressione; infatti basta un’arrabbiatura, una forte emozione, una grossa o anche piccola preoccupazione per scatenare una sorta di stress emotivo, che di conseguenza porta il cuore a pompare più sangue e che quindi provoca un aumento della pressione, che però, terminata la fase di stress, tendenzialmente torna ai valori normali. Questo fenomeno avviene in seguito alla liberazione di alcuni ormoni e alla maggior attività del Sistema Nervoso. Le fluttuazioni di pressione non devono destare preoccupazione, purché logicamente rientrano entro dei valori fisiologici (vedi articoli precedenti) e quindi non sono troppo elevati; infatti le fluttuazioni sono un segno di uno stato di buona salute delle arterie, che riescono a mantenere la loro elasticità.

La pressione arteriosa è legata anche alle variazioni delle stagioni, infatti è più alta d’inverno, e questo è dovuto ad un meccanismo di difesa, che l’organismo compie, dalla bassa temperatura esterna, ricorrendo pertanto ad una riduzione del calibro dei vasi (vasocostrizione) a livello della pelle. Durante la stagione calda, invece, i valori si abbassano, infatti il corpo reagisce  all’aumento della temperatura esterna, disperdendo il calore in eccesso, quindi dilatando i capillari ed i vasi sanguigni periferici (vasodilatazione) tra cui anche in questo caso quelli della pelle. Il maggior afflusso di sangue verso la superficie del corpo è un modo per eliminare il calore in eccesso, ma in questo caso, essendoci una dilatazione dei vasi, il sangue scorre senza incontrare resistenze o ostacoli e quindi di conseguenza la pressione si abbassa.

L’emozione da “Camice Bianco”

Molti pazienti si emozionano, più o meno coscientemente, quando devono farsi misurare la pressione dal loro medico e questo può bastare per osservare dei livelli pressori elevati, è quindi necessario misurarla diverse volte per potere fare una diagnosi sicura. La reazione è diversa se la pressione si controlla comodamente a casa con l’automisurazione oppure recandosi in farmacia. E’ stato infatti osservato che la pressione misurata dal medico è spesso più alta di quella rilevata da un’infermiera, e che i valori misurati dallo stesso paziente o da un familiare si riducono ancora di più.

Se durante una visita medica si rileva una pressione elevata non si può quindi parlare subito di ipertensione, occorre quindi sottoporre il soggetto ad altre misurazioni che potrebbero non confermare il primo allarme. Il valore alto potrebbe essere determinato da uno stato emotivo: persino l’ansia del controllo dal medico. E’ sempre da tenere presente che episodi di rialzo marcato della pressione, anche se isolati non devono mai essere sottovalutati, essi infatti possono rappresentare un campanello di allarme di un’iniziale ipertensione o comunque provocare danni.

Certamente è preferibile controllare la pressione dal medico o dal farmacista sotto casa, che in pochi minuti danno il risultato, ma se questo al  paziente provoca stress, la pressione può essere controllata a casa, anche operando una automisurazione. Questo deve comunque diventare per il soggetto una prassi normale, un appuntamento giornaliero; bisogna quindi fare capire al soggetto che la misurazione della pressione è importante per fare capire al medico curante se il cuore pompa in modo regolare il sangue nelle arterie e se le arterie sono in perfetto stato.

L’automisurazione è un’abitudine importante per il paziente, sia come prevenzione sia come controllo del buon andamento di una terapia anti-ipertensiva. E’ consigliato misurare la pressione due volte al giorno, la mattina e alla sera, cercando di rispettare la stessa ora e  due volte la settimana; è consigliabile riportare sempre in un diario i valori pressori da mostrare al medico. Se invece i valori della pressione sono alti o se il soggetto è iperteso ed è sotto terapia farmacologica è importante misurare la pressione due volte al giorno, mattina e sera, sempre alla stessa ora ed almeno 3 volte la settimana, assumendo il farmaco anti ipertensivo che ha indicato il medico, al quale vanno riportate tutte le variazioni segnate su un diario, per fargli capire se la terapia sta facendo effetto o c’è bisogno di cambiarla.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :