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Il corsivo alla parola… CAMBIAMENTO!

Creato il 16 giugno 2013 da Simodisordina @simodisordina

pUna delle 80 cose da fare… che forse sarà presente nel Decreto del Fare… del Governo del nipote di Letta è: tramite la Cassa Depositi e Prestiti dare soldi alle banche per permettere a quest’ ultime di concedere mutui e prestiti ai cittadini.
Non capisco, francamente, perchè lo Stato non possa raggiungere lo stesso obiettivo gestendo autonomamente questo denaro. Ci saranno di sicuro decine di ragioni micro e macro economiche che mi sfuggono e forse è solo la mia radicalità a farmi ritenere che siano superflue.
Ma voglio ragionarci su, a mio modo.
Anche a proposito di questo maxi Decreto del Fare si parla tanto di cambiamento: cambiamento come fattore che genera positività, ne parlano tutti, ma cambiamento è una parola che, come (e forse più) di altre parole, può significare infinite cose in infiniti discorsi. Per intenderci, didascalicamente: anche le Riforme Fornero sono state un cambiamento, la parola usata al tempo era equità .
La parola cambiamento ha confini decisamente più labili della parola equità ed è semanticamente più suscettibile di gestioni alla cazzo di cane.
Ciò mi porta a pensare che (fuori dalle estremizzazioni che fungono da esempio per i più pigri) forse non è più il caso di schierarsi nel ubiquo partito preso del cambiamento. In questa dei mutui come in altre faccende, è necessario schierarsi per una ripresa decisa di sovranità dei cittadini sui processi economici.

Ripresa decisa di sovranità dei cittadini sui processi economici; si tratta di tante parole che ho messo insieme: si tratta di un normale buco nero semantico leggermente più pieno. Tuttavia, in questo caso, nella questione mutui, intendo dire che lo Stato deve concedere prestiti per l’acquisto di case senza passare per le banche.
Lo stato deve concedere prestiti per l’acquisto di case senza passare per le banche… si può andare avanti all’infinito, ma la disciplina che si applica ai discorsi degl’altri va applicata anche ai propri, ed ecco: questa sarebbe un’altra bella cosa da fare, tutti insieme ma ognuno per i cazzi suoi, cioè, volevo dire: ognuno in base alla propria coscienza.
Ognuno in base alla propria coscienza


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