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Il Curling in Italia : Dove scivolano le stones‏ (by Renato Negro)

Creato il 10 giugno 2013 da Simo785
Il Curling in Italia : Dove scivolano le stones‏ (by Renato Negro)Il Curling in Italia : Dove scivolano le stones‏ (by Renato Negro)Il Curling in Italia : Dove scivolano le stones‏ (by Renato Negro) A casa nostra si inizia a giocare a curling nel 1957 a Cortina. Nasce come offerta turistica nelle sere del dopo sci per i molti sciatori stranieri arrivati dalla Gran Bretagna ed in particolare dalla Scozia. Alcuni albergatori decisero quindi di accontentare le abitudini della propria clientela e si diedero da fare per allestire un campetto di ghiaccio all’aperto. Ma la passione per il curling inevitabilmente contagiò anche i locali e ben presto i cortinesi organizzarono alcuni club. Tra i primi fondatori del curling italiano  Ivo Lorenzi, Alfonso Sovilla, Renato Ghezze, Dino Zardini, Enea Pavani e Franco Zumofen. L’impegno di queste persone portò alla formazione dell’Associazione Curling Cortina di cui facevano parte i club Curling Cortina e Cristallo ( nati nel 1957), il Dolomiti (1966), il Cortina 66 (1966), il Curling Doria. Negli anni 70 i club aumentarono ancora con la nascita del Tofane a Cortina e da Cembra ( Trento) il Lago Santo, il Stella Alpina e il Vecchia Trento Black Bull. Poi ancora, nel 1974, a Tai di Cadore nasce il Curling Club Canada e a Sappada il Bladen . L’albo d’oro dei Campionati Italiani riporta che la prima edizione si disputò nel 1955 e fu vinta dalla squadra dello skip Giacomo Galtarossa. Sicuramente però meglio organizzata è stata la seconda edizione del 1957 vinta dal Curling Club Cristallo con una squadra formata da Amelio De Zanna ( Skip),Margherita Menardi (Third),Carlo Brovelli ( Second), Claudio Alverà ( Lead). Il curling italiano sta muovendo i primi passi ed era ancora consentito che una squadra fosse composta da uomini e donne insieme. Oggi il curling in Italia è tutta un’altra cosa. Sino al 2005 i praticanti in Italia erano meno di 500 con una storica predominanza nel nord -est ( Cembra e Cortina). Con le Olimpiadi di Torino 2006, e la conseguente importante visibilità ,  per la prima volta gli italiani hanno avuto modo di seguire in televisione delle gare di curling. Il gradimento andò ben oltre ogni ottimistica previsione con uno share che in occasione della partita Italia-Canada ( vinta incredibilmente dall’Italia dello skip Joel Retornaz) superò i 5 milioni di telespettatori. A Olimpiadi concluse questo interesse televisivo, nelle sedi dove era possibile la  pratica del curling , si trasformò in un gran numero di iscritti ai corsi per principianti.  L’onda di passione Olimpica per il curling proseguì anche l’anno seguente con le Universiadi del 2007 disputate sempre a Torino ma per il curling la sede delle gare era Pinerolo. Il 2006 e il 2007 sono stati anni straordinari per il curling italiano che ha così abbondantemente raddoppiato il numero dei praticanti .  Alle strutture ,presenti prima delle Olimpiadi, come Courmayeur ( V. Aosta), Sesto San Giovanni ( Lombardia), Claut (Friuli), Cembra ( Trentino),  Torino  e Pinerolo ( Piemonte) si sono aggiunte Biella, Monsano e Bormio. In Italia ad ogni stagione sportiva ( da ottobre ad aprile) si disputano campionati per tutte le categorie in base all’età ( dai ragazzini  di 10 anni ai master over 50) dei giocatori . Il principale campionato è suddiviso in una Serie A , Serie B e Serie C. Tra i club italiani di eccellenza troviamo il Tofane e il Cortina 66 (di Cortina), il Lago Santo e il Trentino Curling ( Cembra), il Paradise ( di Monsano), il 3S Luserna, lo Sporting, il Pinerolo-Torino2006, i Bassotti , lo Yellowstones, i Pinguini,( di Pinerolo), l’Ice Club Biella ( di Biella), i Draghi Torino, il Torino 150 e la Reale Mutua ( di Torino), il Bormio, il Jass ( di Sesto San Giovanni) . 

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