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Il deserto di palermo (esiste, esiste….)

Creato il 24 giugno 2012 da Sidast

IL DESERTO DI PALERMO (ESISTE, ESISTE….)

Macchè Piazza Tahrir del Cairo, macchè okkupazione della Direzione Generale…. Un flop completo: la Via Caduti senza Croce sembrava il deserto del Sahara e i lavoratori dell’Ast piuttosto che occupare il palazzaccio si sono occupati dei fatti propri in luoghi diversi….

 

Un flop totale, quindi, come era facilmente prevedibile…. Bei tempi andati quelli che hanno visto una vera occupazione delle stanze dei bottoni che hanno visto un semplice autista sedersi alla scrivania del Direttore Generale e un altro a quella del Presidente dell’Azienda….. E, il tutto, alla fine, per guadagnare 350 € a cranio (come ha sostenuto il compianto Avv. Ruggero Vicari, sindacalista di razza) e non per non perdere, oggi, 500 € della non propriamente corposa busta paga o per evitare il trasferimento o il licenziamento….!

 

Almeno, i vecchi Sindacalisti dell’Ast “mangiavano e facevano mangiare” come sostiene un antico proverbio siciliano…. Oggi, invece, i Sindacalisti, sebbene foraggiati dai propri iscritti, sono diventati egoisti al massimo: pensano esclusivamente ai propri interessi, a quelli di amici intimi e dei propri familiari, infischiandosene di difendere i diritti della massa dei lavoratori che considerano carne da macello e nulla di più….

 

Ancora i lavoratori dell’Ast non hanno capito che, per salvarsi, ognuno di loro deve diventare “sindacalista di se stesso” anche se poi, grazie alle vigenti normative, deve inquadrarsi sotto una sigla per  accedere alle trattative con la controparte alla quale, altrimenti, non potrebbe neanche fisicamente accostarsi….

 

Occorre, quindi, delegare una o più sigle a rappresentare i propri interessi economici e normativi e non andare in ordine sparso o costituendo effimeri Comitati per far abbassare la cresta agli Amministratori e ai Dirigenti dell’Azienda dediti ai propri affari e ai propri guadagni personali che tirano la corda finchè possono per poi all’occorrenza “responsabilmente dimettersi” per sottrarsi, piuttosto (speriamo senza riuscirvi) alle responsabilità pregresse.

 

Pensate che l’Ugl o la Cisl o l’Uil o la Cgil o anche la Cisal, meritino di assumere la leadership sindacale in ambito Ast? Ebbene, date fiducia incondizionata a tali organizzazioni e accettate, senza fiatare e senza mugugnare quello che saranno in grado di offrirvi….. Non riponete più alcuna fiducia nelle stesse?: avete una formidabile arma nelle mani e, cioè, il ritiro della delega a loro favore a suo tempo sottoscritta….

 

Il Sidast, ovvero il Sindacato Dipendenti Ast si candida a sostituirsi a quelle che considera, oramai, impotenti organizzazioni poste a “difesa dei lavoratori” che non riescono più a difendere un bel niente perché troppo compromesse e chiede una delega piena da parte dei lavoratori per operare a loro favore. Se poi neanche il Sidast merita, agli occhi dei lavoratori, tale rappresentanza, niente di male: vorrà dire che tale Sindacato deciderà di uscire in punta di piedi, ma a testa alta, dall’Azienda lasciando che i lavoratori (per propria precisa scelta) siano liberi di suicidarsi….

 

Nei prossimi giorni, iniziando da Palermo, il Sidast organizzerà delle Assemblee per tastare il polso ai lavoratori e verificare le loro intenzioni. In seguito, il medesimo esperimento verrà effettuato nelle altre sedi aziendali per poi tirare le somme dell’iniziativa. Se i conti non dovessero tornarci, tireremmo le dovute conclusioni….

 

Se non ora, quando?

 

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