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Il diario di Fanida: una nottata insonne

Creato il 05 giugno 2012 da Firenze5stelle @firenze5stelle

Puntata 9 del diario di Fanida, con la protagonista che riversa sul suo diario i dubbi che l’assalgono

Il diario di Fanida: una nottata insonne
La scuola è iniziata, come previsto sono stati inseriti solo alcuni dei bambini, mancano i posti, la scuola in Italia è un servizio svilito, affranto.

Ho avuto modo di parlare anche con le maestre, vanno avanti a stento, fra tagli e pretese di uno Stato sempre più distratto dall’esigenze reali del Paese.

 Ma cosa s’intende per Paese?

La gente che lavora a nero presso le famiglie italiane, nelle fabbriche, nei cantieri edili e nei campi, fanno parte del Paese?

I bambini nati in Italia, da genitori stranieri, saranno le nuove generazioni?

Le mie risposte si discostano da quelle ufficiali, sembra che prevalga una schizofrenia di base, predicano bene e razzolano male, si dice a Firenze, ma ho il diritto di usare espressioni fiorentine?

Campagne di sostegno per la povertà e l’inclusione sociale, che poi lasciano le persone sole, a sopravvivere di stenti.

Il diario di Fanida: una nottata insonne
L’alluvione, con la stagione delle pioggie la terra dovrebbe rifornirsi di acqua, le prime piogge, per cui in passato i contadini facevano i riti propiziatori, oggi, si scatenano portandosi dietro distruzione e morte.

In tutta Italia eventi tragici, si registrano ogni anno, anche il Tevere esondando ha spazzato via il vecchio campo rom, nella nostra comunità 25 famiglie provengono da quel campo, sono affranti, hanno perso amici e conoscenti, trasferendosi qui con i loro bambini si sono salvati, hanno voluto credere ad un futuro diverso.

Durante la notte è stata colta impreparata, anche, la popolazione nascosta sotto i ponti della città, distruggendo una famiglia intera. Una donna,  incinta è stata trascinata via dalla furia delle acque, il marito non è riuscito a salvarla, una vita spezzata prima di nascere, la mamma aveva ricominciato a sperare con quel pancione, non erano immigrati, questo Stato abbandona proprio tutti.

Il diario di Fanida: una nottata insonne
Alcuni commenti gelano il sangue, ancor di più fatti da donne distinte che passeggiando per il centro commentano l’accaduto: ” le donne povere sono incoscienti, non dovrebbero avere figli, non potendogli garantire un futuro roseo,  li trascinano nella miseria, sono egoiste.”

In altre parole, non hanno il diritto di essere madri una sorta di sterilizzazione di massa…. Donne in grado di dire cose simili che madri saranno?

Vorrei ricordare, alle menti malate che producono simili pensieri, che chi vive con l’essenziale, insegna ai loro figli la solidarietà, l’amore per la semplicità e quei valori affettivi, che spesso la società attuale ha sostituito con il consumismo.

A pensarci bene, le mie amiche, che non hanno grosse difficoltà economiche, sono quelle cresciute trascorrendo l’infanzia in strutture, in cui sostituti dei genitori gli hanno insegnato a vivere.

In famiglia si ritrovano a colazione e a cena, se va bene, il dialogo è scarso e con una cospicua paghetta si placano gli animi.

Mi sembra tutto molto triste, i soldi…sti soldi….siamo solo numeri a servizio del sistema economico/finanziario, il Dio del Nuovo Millennio….eppure è visibilmente fallito, sta implodendo, la gente non ce la fa più, ma in alto fanno finta di nulla.

Perché da piccoli ci fanno credere che non si ruba, si ha un etica, e altre belle cose e poi da grandi ci si svende per denaro?

Non è questo il mondo che vorrei… e tu?

Colui che gestisce il potere, dimentica di essere solo un esserino, con presunzione piega al suo interesse anche la natura, compromettendo la salute e lo sviluppo del mondo intero. Le spese di tutto questo, non risparmiano niente e nessuno, tranne loro….

Ma per capire bisogna esperire……anche io ignoravo che ci si può trovare senza soldi da dover vivere in strada, la

Il diario di Fanida: una nottata insonne
solitudine e l’abbandono che ne consegue, compromette il legame fra l’uomo e le istituzioni. Oltre a questa rapporto assente, anche il cittadino medio è diffidente, come fargli capire che la lotta per il diritto alla casa riguarda anche lui. Nel caso degli sfratti per morosità si attenua la differenza di origine, quanti sono i padri italiani finti per strada dopo il divorzio, che a sua volta, è spesso, preceduto da difficoltà economiche.

Ogni nostra funzione quotidiana, ha un costo, anche bere..

 E’ tristemente normale, veder passeggiare, alcuni, cani con il collarino di diamanti a fianco una bambina che chiede l’elemosina…

Accusando solo i suoi genitori ci si scarica la coscienza.

L’uomo non ha il concetto della condivisione, della solidarietà, tranne nelle catastrofi naturali…ma poi dimentica, velocemente, aspettando l’uscita dell’ultimo gadget tecnologico.

Spesso sotto a grandi ditte si nasconde sfruttamento dei lavoratori, assenza di diritti e tutele sanitarie, (sbiancamento jeans con sabbiatura), eppure queste cose lasciano indifferenti e ci si continua a pavoneggiare con accessori prodotti in fabbriche, a cui vengono pagati circa 25 euro, e giungono al consumatore con uno zero in più..

Tutto pur di apparire, di mantenere uno Status sugli altri, Soldi uguale Potere è questo che dobbiamo evitare almeno nelle Istituzioni, che la Brama di potere e di denaro prevalga sul benessere del cittadino..si può sperare tutto questo?

Al momento non sembrerebbe, gli unici cittadini solidali, nei nostri confronti, sono quelli che combattono altre battaglie sul territorio.

Hanno provato sulla loro pelle, che si può essere ignorati dallo Stato, che ci si può svegliare una mattina e scoprire che la propria casa verrà espropriata, ti sradicano per un progetto faraonico, che non risolve le reali richieste del territorio, anzi lo deturpa, lo inquina.  

Sembra che parte del popolo sia consapevole e pronto a difendersi da questi soprusi, mentre altri rimangono indifferenti, davanti alla vita di interi paesi, che va a frantumi, non provano a mettersi nei loro panni.

Non se ne curano oppure l’informazione è mediata in modo che i cittadini coinvolti vengano percepiti come meritevoli di tutto questo?

Un po’ come accade qui da noi..

Gli abitanti della Val Susa e comuni limitrofi, come sono visti dal resto della popolazione italiana?

A me sembra che l’opinione pubblica gli abbia forgiato l’immagine di ribelli, perfino egoisti….o qualcosa del genere..

 ..Incurante dei veri interessi economici alla base delle Grandi Opere..

 Beh, devo dire che oggi non mi torna nulla, più penso più il mio stomaco si contorce….è nausea….

Come se nel mio corpo la speranza e la voglia di lottare, per cambiare tanti destini violati, si scontrasse con la consapevolezza dei poteri forti, si apre quello squarcio di motivata incertezza, che mi destabilizza, sussurrandomi con ironia che le nostre battaglie saranno destinate a fallire….L’espressione della gente per strada  lo conferma, visi disincantati e avviliti, pensierosi e accucciati, troppo concentrati a sopravvivere per trovare la forza di lottare….

Il mio è un appello, che in questa notte turbata in cui non riesco a dormire, mille pensieri si accavallano, dal personale al collettivo e al globale, penso ancora una volta che siamo tutti fratelli, figli di un unico destino, non rassegniamoci all’impotenza acquisita in cui ci vogliono recludere….

Spero che questo pensiero vi giunga nel sonno e che al risveglio vogliate iniziare a preoccuparvi del mondo…

Siamo in tanti, insieme si può, anzi si deve, cercare un rimedio a questa autodistruzione di massa…

Confido in Noi…..Notte

Non credo che riuscirò a dormire, proverò ad ascoltare i suoni del bosco, ho molto da imparare dalla natura, per dimenticare che siamo solo parte del tutto….

Alla prossima puntata …. le altre parti del racconto:  link


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