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Il diritto dei bambini a non essere esibiti

Da Ant0n3l


Il web è il più grande archivio esistente al mondo e tutto quello che si posta (immagini, link, scritti, status, eccetera) sia nei blog sia nei Social Network è destinato a rimanere. Nulla si cancella.
La rete (per ora) è libera e pubblica e può essere considerata come una sorta di carta d’identità del Social Addicted. Lo sanno molto bene o, per lo meno, cominciano a capirlo, le stesse aziende. Dal tuo profilo su Facebook, ad esempio, si possono evincere numerose informazioni personali che identificano quale tipo di “consumatore” tu sia e quali abitudini tu abbia, quale musica ascolti, quale cibo ti piace, dove trascorri le vacanze, quali libri leggi, quanti figli hai, come si chiamano, quale sport praticano, eccetera… La rete annulla, in tutti i sensi, i “confini”. Certo, questo rappresenta una grande opportunità che nasconde, però, anche alcuni rischi. Bisogna porseli, confini o limiti.
È necessario saperla usare, la rete. Possibilmente bene. Questo non si impara subito, lo apprendi col tempo, con la pratica. All’inizio, un po’ come nella vita reale, capita di fare errori, secondo me giustificabili solo per il fatto che si è, appunto, all’inizio. Per dire (e so che faticherete a crederci), quando scrivo un post, ho sempre bene in mente che non scriverò nulla, di me e della mia famiglia, che non voglio che la gente sappia. Non perché io abbia chissà quali segreti ma ho messo dei paletti e ho tracciato dei confini immaginari oltre ai quali so che non conviene andare, e non per salvaguardare me stessa che sono comunque adulta e posso gestire, bene o male, ogni situazione ma per rispetto nei confronti delle persone che amo, in primis mio figlio, un bambino, un minore.Credo che ognuno di noi, di noi che utilizziamo il web per lavorare, per esprimere opinioni o semplicemente per divertimento, debba tenere bene a mente di non oltrepassare certi ragionevoli limiti e di non violare (inconsciamente, ovvio) la privacy dei nostri figli. Noi genitori abbiamo dei doveri nei loro confronti e, uno molto importante, è quello di garantire loro che i diritti che possiedono, in qualità di bambini, vengano rispettati.
Dico questo perché non mi piace vedere sui vari Social Network gente che posta immagini dei propri figli, scattate in momenti davvero troppo privati e personali. Uno, certo, può fare quello che vuole ma parto dal presupposto che a me non farebbe piacere se qualcuno mi fotografasse mentre sono seduta sul wc che cerco di fare la cacca leggendo un libro avvincente… beh, penso non farebbe piacere neppure a mio figlio.
Anche i bambini hanno diritto alla propria privacy. Cerchiamo di non scordarlo.

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