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Il far west del mondo del lavoro

Da Funicelli

Il confronto tra la situazione lavorativa della Spagna, con gli italiani a Barcellona, e l'Italia è quasi impietoso.
Là, Marco il fotografo di Torino, Piergiorgio il giornalista, Caterina la laureata in lettere, Alberto il documentarista hanno trovato un lavoro, un contratto vero (nemmeno a parlarne di contratti a nero e affitti in nero), delle aspettative, la possibilità di costruirsi un futuro e una famiglia.
In Spagna non hanno guardato al loro cognome, ma alle loro capacità come lavoratori.
In Spagna essere giovani non è un peccato, anzi. Lì si sfrutta l'entusiasmo, l'energia delle nuove leve, come stimolo per fare lavori migliori.
Non è un caso, come ricordava Iacona, che queste persone in fuga da una paese che non li vuole, una volta raggiuntà una serenità lavorativa, hanno messo al mondo dei bambini.
In Italia no: la regola è l'affitto in nero (tanto chi controlla, fanno tutti così), lo stipendio a nero, con contratto co co pro, lo stage non retribuito..
Un far west legislativo di norme, burocrazia e contratti che nessuno vuole affrontare.
Come abbassare le tasse sui redditi da lavoro, rendere veramente informatizzata la burocrazia (non dichiararlo soltanto, come fanno certi ministri), togliere di mezzo certe forme di contratto.
Perchè stiamo causando un danno sociale che lo stato italiano pagherà due volte: la prima oggi, impedendo ad una generazione di realizzarsi, di dimostrare le sue capacità. Nel futuro, quando i giovani di oggi arriveranno in età di pensione e prenderanno una pensione che sarà addirittura inferiore alla pensione minina. E lo Stato, cioè noi, dovrà anche integrare questa pensione con altri soldi.
In Italia succedono storie come quella raccontata a Presa diretta sulla cooperativa Isonzo: si occupano del trasporto merci per la DHL, in uscita dall'aeroporto di Orio Alserio.
Tutti i lavoratori erano inquadrati con contratto a progetto: una cosa assurda, cui un giudice (senza arrivare a Berlino) ha messo fine.
I corrieri lavoravano dovendo rispettare orari di lavoro ben precisi, altro che lavoro a progetto.
Eppure l'azienda aveva ricevuto la certificazione Marco Biagi, firmata dal professore Tiraboschi, consulente del ministro Sacconi, quello che sostiene che la strada del licenziamento facile sia la via giusta per fare sviluppo.
Chiedete a chi lavora negli stabilimenti Fiat, cosa ne pensa.


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COMMENTI (1)

Da OK MORANDO SERGIO Crocefieschi Genova Malpotremo Lesegno Italia Argentina San Morando
Inviato il 07 maggio a 15:41
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SPAGNA ITALIA..Europa uniti in " JUVENTUD SIN FUTURO " ma anche dei meno giovani ed in Italia c'è da tempo in attuazione SOLO contratti PRECARI "grazie" alle FIRME di POLITICI, PARTITI ,GOVERNI, ma anche firme di CERTI SINDACATI che firmando..hanno CREATO la crisi Italiana !Trasformando poi in realtà i contratti PRECARI interinali, cooperative, società sportive ecc. in trasformazione applicata e continua di DISOCCUPAZIONE FORZATA ! E il pessimo fare continua tecnicamente..VIOLANDO L'Articolo 1 della Costituzione Italiana COME PRIMA come OGGI !!! La violazione dell'Articolo uno fa DANNI continui ad i giovani e meno giovani! Fa danni PATRIMONIALI ESISTENZIALI e MORALI non solo a Precari e Disoccupati FORZATI ma questi danni si estendono anche alle stesse Famiglie di codeste PERSONE CITTADINI ITALIANI !!! E ricordando poi sempre che l'Italia in generale..in MOLTI contratti PRECARI VIOLA gli Articoli dell'Unione Europea oltre che Italiani sui Lavoratori e sul Lavoro, leggi ed articoli: 81/2008 - 626/94 che in Italia OGNI giorno fanno morti e feriti chiamate morti bianche ed infortuni! Pertanto l'Italia è una VERA VERGOGNA ! Uno Stato che viola contro il Suo Popolo i Suoi Cittadini la stessa COSTITUZIONE è uno STA FALLITO ! Uno Stato del genere NON è degno neppure di stare in Europa!Anzi andrebbe commissariato e comandato dallo stesso Tribunale della Corte di Giustizia e dei Diritti dell'uomo Europeo di Strasburgo! Morando