Magazine Psicologia

Il fascino dei misteri italiani

Da Anna
Una realtà, quella degli anni ’70 che non ho conosciuto direttamente. Avevo 4 anni quando hanno ucciso Aldo Moro ma l’eco di quel periodo mi è rimasto nella fantasia. Si sa che l’incubo dell’”uomo nero”, rimane come fantasma fino a quando non si scopre che in fondo sono tutte fantasie.
Lo spauracchio dell’uomo nero rimane forte con tutta la sua intensità. Un mistero, dunque, affascinante.
Soprattutto se ad oggi, dei fatti, rimangono tracce lievi come le orme sulle dune quando tira forte il vento.
Della storia di Giuseppe Pinelli, anarchico non violento, del commissario Calabresi, della fine di Feltrinelli e di Moro non ci è dato ancora di sapere la verità.
Sono figure di un tempo passato che sanno di presente. Almeno è questa la mia sensazione. Come lo sono le figure di Falcone e Borsellino.
Forse proprio perché rimangono come punti interrogativi sospesi nella nostra storia, forse perché a questa storia ci siamo in qualche modo legati.Romanzo di una strage” di Tullio Giordano, ne diventa un’ artistica testimonianza.
Come la descrive la voce di Eugenio Scalfari nell’articolo che ho inserito come link.
(per leggerlo cliccate sul titolo).

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