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Il fattore “campo” (by Scare82)

Creato il 27 agosto 2013 da Simo785
Il fattore “campo” (by Scare82)Dall’archivio del Bar Frankie, pubblicazione originale del Dicembre 2012.    

Domenica 12 agosto 2012, Londra. Come dominare un incontro di pugilato e perdere clamorosamente ai punti una medaglia d’oro olimpica più che meritata solo perchè il tuo avversario è il padrone di casa? Andate a Cinisello Balsamo, provincia di Milano e chiedete di un poliziotto che di nome fa Roberto Cammarelle.
La stessa situazione l’ha vissuta durante la stessa olimpiade ma qualche giono prima in uno sport meno violento, ma altrettanto duro da un punto di vista fisico e di forza mentale, la ginnastica artistica, specialità Cavallo, Alberto Busnari che ha chiuso la sua prova al quarto posto vedendosi scippato di una medaglia olimpica più che meritata solo perchè la giuria ha premiato più del dovuto il ginnasta padrone di casa.
Questi sono solo due esempi di come nello sport molto spesso non è la preparazione, la prestazione o la forza di un atleta a decidere le sorti di una gara, ma fattori esterni come la giuria.
Parliamoci chiaro, l’errore umano fa parte del gioco, sia per gli atleti che per i giudici. Molto spesso è questo fattore che rende interessanti competizioni che altrimenti sarebbero scontate.
Ma quando le decisioni sono palesemente in malafede fanno arrabbiare, e tanto, i protagonisti e gli appasionati.
Potrei citare infiniti episodi, sia olimpici che no, di situazioni in cui la giuria ha influenzato palesemente l’esito della gara. Ancora mi ricordo la finale di Atene 2004 degli Anelli, sempre ginnastica artistica, dove la giuria ha deciso che doveva vincere l’atleta di casa Tampakos a scapito del molto più bravo atleta bulgaro Jovtchev. Sul podio durante la premiazione, Yuri Chechi, classificatosi terzo in quella gara, ha contestato duramente la decisione della giuria, acclamando come vincitore il bulgaro.
In ambito calcistico una delle situazioni più clamorose che io ricordi nella mia breve vita sono stati i mondiali di calcio del 2002 in Giappone e Sud Corea, dove quest’ultima nazionale è riuscita ad arrivare fino alle semifinali della competizione, dopo aver eliminato negli ottavi l’Italia e nei quarti la Spagna. Ora a distanza di quasi 11 anni, chi non ricorda ancora il nome di Byron Moreno? E forse in Italia non lo sappiamo, ma nel quarto con la Spagna l’arbitraggio fu forse più scandaloso di quello dell’ ecuadoriano più odiato d’Italia.
Da parte mia, posso solo ricordare un pezzo di Elio delle Storie Tese chiamato “Ti amo campionato” (che consiglio l’ascolto a tutti) e fare una piccola considerazione: Iuliano su Ronaldo era rigore tutta la vita!


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