Heider Mustafa Qasim viene condotto su un'ambulanza fuori dal tribunale
OSLO - Incidente oggi durante il processo a carico di Andres Breivik, l’autore dei massacri di Oslo e dell’isola di Utoya (77 morti). Un parente di una delle vittime, Heider Mustafa Qasim, 20 anni, che era tra il pubblico, si è improvvidamente alzato ed ha tirato una scarpa all’imputato Grdidando: “Killer! Hai ucciso mio fratello! Vai all’inferno”.
L'avvocato di Breivik colpito dalla scarpa
La scarpa non ha colpito Breivik, ma uno dei suoi legali, la signoraVibeke Hein. E molti, nel pubblico, hanno applaudito. Per un musulmano, il tiro di una scarpa è sinomimo del massimo del disprezzo (si ricorderà quella tirata da un giornaista iracheno a Bush a Baghdad nel 2008) “Quando la polizia è corsa verso di me e mi ha afferrato, la gente tra il pubblico ha cominciato a battere le mani. Ho capito che avevo fatto la cosa giusta. Che ho gettato la scarpa contro il killer ha distrutto la vita. E ho fatto quello che molti hanno voluto fare. Ho sentito lo stress allentarsi, ho ritrovato la calma” dice il giovane, che è stato potato via con un’ambulanza. Mustafa ha perso il fratello sull’isola di Utøya e oggi è stato letto in tribunale il rapporto dell'autopsia di suo fratello. E’ stato troppo per lui. Ha detto al suo avvocato che non può sopportare di vedere l'uomo che lo ha ucciso.