Trascinato dai “bancari”
Vola A2A su indiscrezioni non ancora confermate ufficialmente, ma è il comparto bancario a determinare il rialzo del Ftse Mib. Male il lusso.
Gran balzo per il nostro indice principale che mette a segno un rialzo di oltre due punti percentuali fermandosi a 20.010,51 punti, un guadagno che si può ascrivere solo parzialmente a Wall Street poiché l’impennata del Ftse Mib (+2,06%) è stata quasi immediata, dopo una mezz’ora circa dall’inizio delle contrattazioni, che era avvenuta a cavallo della parità.
Il nostro indice di riferimento stava già guadagnando oltre un punto e mezzo percentuale prima che arrivassero i dati macro statunitensi (qualcuno li conosceva già?), che sono risultati tutti estremamente positivi.
Ma allora, se i dati macro Usa sono inferiori alle attese i listini azionari salgono (si dice) perché la Fed continuerà a sostenere l’economia, se, come accaduto oggi, sono decisamente superiori al consenso salgono lo stesso, cosa se ne deve dedurre? Forse che “il mercato” è un tantino drogato?
Dow Jones di nuovo sopra quota 17.000 punti, S&P500 a grandi falcate verso i 2.000 punti, insomma Wall Street non la ferma nessuno (nemmeno i tagliagole dell’Isis che parlano con un perfetto accento Oxfordiano).
Torniamo a casa nostra e partiamo dal fondo, quattro titoli hanno terminato la seduta con un segno meno, si tratta principalmente del comparto del lusso: World Duty Free (-0,48%), Luxottica (-0,43%), Moncler (-0,42%) e Yoox (-0,11%).
Per il resto solo frecce verdi a cominciare da A2A (+8,07%) per la quale le voci operazioni straordinarie hanno fatto volare il titolo.
Ma come al solito le fortune (così come le sfortune) del nostro indice principale sono legate ai titoli del comparto bancario, ed ecco le straordinarie performances: Banca Popolare di Milano (+6,73%), Ubi Banca (+4,48%), Banco Popolare (+4,06%), Intesa Sanpaolo (+3,34%), Unicredit (+3,12%), Mediobanca (+2,83%), Bper (+2,78%) quindi la solita Banca MPS (+0,76%) a chiudere la fila ben staccata.
Continua la ripresa Azimut (+2,83%) e termina sul massimo di giornata anche Snam Rete Gas (+2,62%).
Riparte anche Telecom (+2,55%) tornato ad un soffio dalla propria media degli ultimi dodici mesi, e completa il successo del risparmio gestito Mediolanum (+2,38%).
Segnaliamo infine il titolo Tod’s (+2,32%) in netta controtendenza rispetto al settore di appartenenza, la società dei Della Valle si riprende con gli interessi lo scivolone della vigilia tornando immediatamente sopra quota 80 euro, ora però è necessario consolidare questa “base” per evitare ancora continui scivolamenti.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro