Il futuro delle primarie dei “primati”

Creato il 19 settembre 2012 da Simodisordina @simodisordina

Se è tutto vero si corre il rischio che il PD debba cambiar nome. Tabacci, Renzi, Bersani, Puppato, Bindi, Vendola, Civati, Nencini e ci vedrei bene anche Francesco Boccia che si candiderebbe con il solo scopo di entrare nel guinness dei primati con il maggior numero di primarie perse. Le primarie dei “primati” ci fanno intendere che, nonostante lo scetticismo generale, c’è ancora tanta gente che piglia sul serio il PD, o quantonemo il suo nome, Partito Democratico. Così mi sento che stanno per succedere cose fantascentifiche e pericolose e ho davanti agli occhi un futuro apocalittico in cui  vedo D’Alema e Veltroni in trance, esterefatti dinnanzi a questa situazione. Li vedo che ogni volta che sbuca fuori un candidato si limitano a ripetere: “non credo che abbia l’autorevolezza per guidare il paese” il tutto senza avere davanti uno specchio, nè per scambiarsi reciproci complimenti come nelle vecchie direzioni del vecchio PDS quando litigavano su qual’era il modo migliore per non fare una legge sul conflitto d’interessi. Così il candidato si ringalluzzisce e pensa: “se lo hanno fatto loro il capo del partito, lo possono far tutti” e, dopo averlo pensato, rincorre la prima telecamera o iphone disponibile per dire: “l’Italia è il paese che a.. ops… dicevo… sono pronto a guidare il paese e cambiare il PD”. Un giornale on-line, un blog, un profilo facebook carica il video ed è fatta. Il candidato si autogenera e inizia una campagna elettorale che potrebbe convincere persino i genitori a non votarlo. Così, venuto allo scoperto, viene incalzato da cazzuti cronisti, che senza soffermarsi su questioni marginali tipo programma, progetti e futilità varie, vanno dritti al sodo: “Se vinci cosa ne fai dei tuoi avversari?” Il candidato riflette un secondo, durante il quale gli passano dinnanzi agli occhi alcuni fotogrammi di Auschwitz, poi risponde deciso: “io mi candido, se vinco faccio fuori tutti e metto un liceale, il primo della classe di 16 anni ai lavori pubblici, perchè bisogna abbattere la casta, ma se perdo faccio quello che dice il partito“. Deduzione finale: immagino che, se questo candidato è uno di parola, sarà davvero dura per lui ramazzare i pavimenti di tutte le ex case del popolo dell’Emilia Romagna per 1 euro e 50 l’ora, ma il problema non si pone tanto c’è sempre il PDL, lì per ritoccare con photoshop tutte le foto di Berlusconi ne danno 2 l’ora.


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