N’OI! MANGIAMO IL PURÈ ANTIFA
![DISCOUNT OR DIE IL GHIOTTONE: il puré antifascista. Forse.](http://m2.paperblog.com/i/150/1509444/il-ghiottone-il-pure-antifascista-forse-L-opHie5.jpeg)
Nome: Il Ghiottone
Costo: 1,49€ per 400 grammi.
Dove: Penny Market
Giudizio: 2,5/5
E c’è stato un tempo – me lo ricordo cristallino – in cui i fasci-nazi se stavano in discoteca o allo stadio. C’avevano il santino del Duce. Disegnavano svastiche nei cessi della scuola. Facevano i bulli al Luna Park. Menavano i metallari, i punk e i rastafariani. Tutto questo con la stessa naturalezza e spontaneità di un punto nero che si ottura, s’infetta, diventa brufolo, si carica di pus ed esplode. Non votavano. Non organizzavano un bel niente e non facevano parte di pseudoassociazioni cultural-sociali-sportive. Al massimo si menavano in curva, toh…
E c’è stato un tempo – me lo ricordo così e così – in cui quelli organizzati, sensibili alle brutture del mondo e che facevano cose erano gli altri. Che per anni si è detto “I libri di Storia gli hanno scritti i comunisti” o “la cultura è monopolio della sinistra” e anche “i giornalisti sono tutti anarco-insurrezionalisti” e altre amenità.
E poi non so come e non so quando – mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa – mi sono distratta e quando sono riemersa dalla distrazione mi sono accorta che tutto era cambiato.
Sembra insomma che i fasci-leghisti siano diventati buoni. Aiutano i terremotati, distribuiscono il pane e i latte ai poveracci, rivalutano la figura del Che, supportano la lotta per la difesa del diritto di autodeterminazione dei popoli baschi, tibetani e palestinesi. Manifestano contro la cementificazione selvaggia del territorio, l’inquinamento, lo sfruttamento degli animali. Sono pacifisti. S’indigano e vogliono fare fiaccolate contro la brutalità delle Forze Armate. Invitano gli immigrati ai loro incontri pubblici.
…e poi organizzano feste private per il compleanno di Hitler, e cantano canzoni famose ma alterando i testi. Roba del tipo “Negri Du-Du-Du in cerca di guai” sulla falsa riga di “Donne” di Zucchero.
Ah, ecco. Ora tutto torna.
C’è insomma, da un po’ di tempo a questa parte, la voglia di apparire più carini di quel che si è. Mi sembra.
Prendiamo per esempio il puré di patate fresche Il Ghiottone, in vendita al Penny Market. È puré. Niente di più e niente di meno. Notiamo però la buffa patata umanizzata, che ricorda il globulo rosso grasso di “Siamo fatti così” che balla lo ska, sul logo della confezione.
![siamo-fatti-cosi IL GHIOTTONE: il puré antifascista. Forse.](http://m2.paperblog.com/i/150/1509444/il-ghiottone-il-pure-antifascista-forse-L-JhH_NG.jpeg)
Siamo FASCI cosìììì!
Al contrario della confezione tradizionale (l’arditissimo puré in busta italiano!) , in cui devi far bollire il latte, aggiungere l’acqua, il sale, il burro e la noce moscata. Girare e girare. Questo puré del Penny Market è già pronto così. In una confezione di plastica leggera leggera e, per forza, ammaccata. Apri, metti in microonde o nel pentolino e giri, ma solo per un po’. E così insomma, ti risolve quel brutto problema dell’aver sempre latte fresco in casa. Orribilissimo problema! Avere latte e pane fresco ogni giono in casa è un diritto basilare per ogni cittadino etrusco.
Per fotuna che ci sono i nazi-fasci del terzo millennio a distribuire latte e pane fresco in strada, che sennò -ahinoi – come potremmo fare il puré in busta? O la scarpetta col pane dopo aver mangiato la pasta al sugo? Ecco, se potessi consigliare un nuovo logo alla prossima associazione proto-futurista (retro-fascia) italiana ci consiglierei di rivendicare il diritto alla scarpetta. NO AL LATTE A LUNGA CONSERVAZIONE, SI ALLA SCARPETTA.
Ma noi ce ne fottiamo e compriamo il vero puré antifascita. Il Ghiottone! 400 grammi di classico puré già bello che pronto per 1,49€.
Ah!
Non è vero. Cioè sì, il puré antifascita è nettamente migliore del puré in busta. Eh sì, io il latte fresco in frigo non ce l’ho quasi mai. E manco il pane, se per questo. Però vabbé… è puré. E costa anche 1,49 €. Mica bruscolini.
E non importa se il differente packaging e la differente modalità di preparazione-approccio, possano far passare un puré per qualche cosa di diverso. Un puré, resta sempre un puré.