A fine settembre arriverà un nuovo regalo al governo italiano, pagato da tutti i contribuenti italiani : un elicottero presidenziale (Agusta-Westland Aw-139). Un gioiello potente , silenzioso , sicuro e lussuoso che offre a cinque passeggeri il meglio del meglio , dall’aria condizionata agli schermi al plasma. Forse affiancato da un suo gemello con una spesa finale di 50 milioni di euro , ma abilmente nascosto nei bilanci.
![BERLUSCONI A MESSENA BERLUSCONI A MESSENA](http://m2.paperblog.com/i/59/597115/il-governo-non-bada-a-spese-comprati-due-elic-L-OPPg-C.jpeg)
Potersi imbarcare sugli aerei blu, è una corsa da parte dei ministri e sottosegretari. Nel 2010 lo stormo che si occupa delle trasferte governative ha bruciato quasi 8500 ore di volo , segnando un nuovo record dello spreco di denaro pubblico : è come se ci fosse stato sempre un velivolo in cielo, giorno e notte , senza sosta per un anno intero. Un viaggio ininterrotto lungo 365 giorni : quanto basta per andare su Marte e tornare indietro.
Un alto ufficiale dell’Aeronautica racconta le missioni assurde dei nostri politici “Per due volte un membro dell’esecutivo ha preteso un jet che lo portasse da Milano Linate a Milano Malpensa . Il Falcon è partito da Roma Ciampino, è atterrato a Linate per caricare le autorità e ha compiuto la trasferta di cinque minuti per poi rientrare nella capitale. UNa spesa senza senso solo per assecondare i capricci di un ministro”. Vergogna!
Roma-Milano: la rotta più gettonata da Alitalia e Trenitalia, ma il ministro ha preferito una agevolazione personale. L’ex comandante in capo delle forze armate , generale Vincenzo Camporini, afferma “Noi non possiamo dire di no alle richieste del governo : voli del genere non sono illegittimi , ma di sicuro appaiono inopportuni in un momento di crisi come questo”.
La miglior manovra conosciuta da certi ministro è quelli di farli atterrare accanto a casa. Il costo di questi sfizi resta un mistero , protetto dai burocrati di casta. Gli unici dati che si hanno sono quelli del 2001, dieci anni fa, in cui costava 5300 euro per l’onere per ogni ora dell’Airbus presidenziale e in 1600 quella del più piccolo Falcon. Un altro problema è che Palazzo Chigi non paga e alla fine tutto il conto resta sul groppone dell’Aeronautica.
Lo studio della Fondazione Icsa , il più importante think thank italiano di questioni strategiche , mostra un debito di 250 milioni di euro. L’analisi presenta un conto di soldi anticipati dai militari per le trasferte ufficiali e le gite dell’esecutivo. Solo lo scorso anno l’Aeronautica si è accollata 25 milioni di euro per i viaggi a scrocco ; nel 2009 sono stati 23 milioni e nel 2008 altri 20 , quasi tutti sborsati dopo il ritorno di Berlusconi al governo.
Ogni anno la Difesa preventivano uno stanziamento per l’anno successivo, molto fittizio e assecondando i buoni propositi di Giulio Tremonti : per il 2011 sono stati ipotizzati 4 milioni. Una cifra che non contiene neanche un mese di combustibile. A giugno si rifanno i calcoli e si cerca di ripianare le fatture.
Nel 2009 ci sono state 1963 missioni di Stato : più di cinque al giorno, includendo sabati e domeniche. Un attivismo impressionante , proseguito nel trimestre 2010 con altre 486 spedizioni. Non si conosce la spesa globale, naturalmente. I voli dell’era berlusconiana scompariscono dai bilanci .
Mentre sempre più si pretendono i viaggi “statali”, oltre a ministri e presidenti ora anche i sottosegretari vogliono la loro parte. Quindi si cavalca un altro scandalo. Sono stati comprati decine di meravigliosi Piaggio 180 , chiamati “Ferrari dei cieli”: con otto morbide poltrone filano a 700 Km all’ora per raggiungere ogni parte d’Italia. Li hanno comprati per sostenere l’azienda ligure in difficoltà. Ma dato che sono stretti , servono solo per trasportare vip. Per la gioia del contribuente sono state distribuite ammiraglie a tutti i corpi : dalla Forestale ai Carabinieri , dalla Capitaneria alla Finanza, dai Vigili del Fuoco alla Polizia.
Tutti hanno un aereo parcheggiato alle porte di Roma per far volare i grandi capi e politici di riferimento . La Russa in ritardo per vedere l’Inter, il Piaggio parte e lo aiuta. Ma non solo sono molti i politici che hanno usufruito dei bimotori per uso personale e poi la motivazione ufficiale si trova sempre: sicurezza , convegno, premiazioni e fac-simile.
L’austerity di Prodi che fece diminuire drasticamente i voli, è stata cancellata da un decreto berlusconiano. E tutti si possono usufruire del volo statale , persino Apicella. Ad oggi c’è una certa gerarchia: ai ministri il jet, ai sottosegretari il Piaggio. Tra jet e turboelica si arriva a 30 aerei a disposizione di 64 membri del governo. Tutti rifiutano il passaggio dall’Alitalia , che costerebbe molto meno, e accettano i passaggi dalla nostra flotta.
L’elicottero nuovo è un altra storia. Quello che c’è ora, simile a quello di Obama , è troppo rumoroso per Berlusconi e quindi non si usa. Infatti preferisce usare l’Agusta Aw139 della flotta Fininvest , spazioso e ricco di gadget hi-tech. Le spese non le ha pagate Mediaset , ma la Presidenza del Consiglio, quindi tutti noi. Ma Berlusconi ha voluto fare le cose in grande, ha voluto comprare due Agusta Aw139 tutto in silenzio , e senza il benestare del parco Tremonti.