Capolavoro del Western, spaghetti o hamburger che sia non ha importanza, questo è Western!, alla massima potenza. Lo dico subito e lo ripeto, perché l'emozione che ha suscitato la visione mi porta a questo: è un Capolavoro!
Western Nero per la cinica e spietata cattiveria dei bounty killer e di chi li appoggiava, Rosso per il molto sangue che si versa anche se non se vede troppo nel film, Bianco per l'ambientazione particolare, sempre immerso nella neve in un clima glaciale (tutti gli esterni sono stati girati a Cortina d'Ampezzo).
Si narrano, con aggiunte ovviamente di fiction, fatti veri avvenuti nel 1898 in una località di montagna e nei suoi dintorni, al confine col Messico: Snow Hill. L'America ancora fresca di nascita si preparava a cambiare stile sociale, meno violenza e più giustizia dicevano, e per questo era in corso di definizione un'amnistia per tutta una serie di reati minori. In queste montagne molti bandidos si nascondevano e quindi molti bounty erano alla loro caccia: dove c'è la preda va il cacciatore. Non parliamo di assassini, ma di "piccoli" delinquenti, reati di furto, cose banali, eppure sufficienti ad avere una taglia "dead or alive" addosso. Erano assegni circolari che camminavano agli occhi di alcuni. Anche i meno violenti erano costretti a nascondersi ed imbracciare le armi per difendersi, non c'erano alternative. Nevicate eccezionali per quelle latitudini portarono a valle i bandidos, e ci furono vere e proprie mattanze. Alcune di queste stragi vengono ricordate, tra cui appunto quella di Snow Hill. C'è voluto un regista italiano per rappresentare questa storia, onore e gloria a Sergio Corbucci.
Silenzio (Jean-Louis Trintignant) è un abilissimo pistolero. Non parla mai, ma il soprannome e la notorietà dicono che dove passa lui nessuno sopravvive se lui non vuole. Vittima da bambino dei bounty, aiuta i bandidos o chi vuole contro i bounty stessi, dietro compenso ma anche no. E' velocissimo ed ha un metodo semplice per uccidere senza essere incriminato: estrae la pistola dopo le sue vittime, ma spara prima. Legittima difesa e nessuno può mai contestargli nulla.
Tigrero (Klaus Kinski) è il più spietato dei bounty killer che operano a Snow Hill. Ammazza sempre i ricercati e ne lascia le carcasse anche in giro sotto la neve per poi andarle a riprendere e portarle in paese per la taglia. Sarà una vittima destinataria di Silenzio, ma conosce bene il suo sistema e non accetterà le provocazioni. E' molto furbo.
C'è anche un altro buon pistolero, lo sceriffo (Frank Wolff) mandato a Snow Hill per cercare di tenere sotto controllo i bounty, che lui disprezza. Riuscirà ad arrestare Tigrero con pretesti o quasi ma gli sfuggirà, e non potrà evitare la sfida finale tra questi e Silenzio.
Immagini e scene tutte da antologia, ne parlo poi di alcune di queste nei frame ma è stato difficile selezionarli, bello e artistico com'è il film dal primo all'ultimo minuto. Alcune devono aver comportato un impegno anche tecnico non indifferente. La forza è però tutta nella tragedia persistente che non abbandona un solo attimo la vicenda, coi bounty come iene al varco, i bandidos disperati per la fame, le loro mogli che a stento vivono e quando possono gridano vendetta.
Peccato non poter citare il finale, importante e molto atipico per questo genere. Dico solo che è degno di un film realista.
Olimpo, e in vetta. Imperdibile.
Sulle perfette musiche di Ennio Morricone non ho più elogi da spendere.
il cavaliere solitario in un deserto bianco, con quella musica, l'incedere, è un incipit che immerge subito nel clima del film
tra i primi piani stupendi. c'è ogni genere possibile d'inquadratura in questo film
scavano nella neve o nella terra per sotterrarli? che strana sensazione produce questa scena
Pollicut, il potente, cattivo, del paese, non un bounty ma lucra sulle taglie. Luigi Pistilli, tra gli italiani del cast, indimenticabile poi come commissario "di sinistra" in "San Babile ore 20".
che scena! corsa di carrozza su una pista innevata
niente, Tigrero beffardo non replica a Silenzio, impedendogli di sparare
lo sceriffo a destra. lei è una donna del saloon, la brava Marisa Merlini.
Pauline, vedova di una vittima di Tigrero, ha assoldato Silenzio. gran bella scena d'amore, metto un frame anche sotto. gran bella donna anche, Vonetta McGee.
altra grande scena in campo aperto. prossimi frame mi astengo da commenti, a rischio spoiler
Potevo chiudere la recensione di un film del genere senza citare la o.s.t.? A me dà i brividi sentirla, ripensando alla storia. Splendido questo video, solo un'immagine fissa ma contiene un'antologia dei pezzi e la registrazione è di qualità.
COMMENTI (1)
Inviato il 09 febbraio a 14:57
come si fa a scaricare? grazie> >