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Il Jester passa all’Html 5. Intanto il mondo va a rotoli e Pisapia vuole la moschea a Milano

Creato il 17 agosto 2011 da Iljester

Il Jester passa all’Html 5. Intanto il mondo va a rotoli e Pisapia vuole la moschea a Milano

Decido di staccare un po’ da questo benedetto blog, che spesso è come una droga intellettuale, ed ecco che nel mondo ne succedono di cotte di crude. Ma prima di dare una veloce occhiata a quello che accade intorno a noi, volevo farvi notare – se non l’avete già notato – che Il Jester ha cambiato casacca. Beh, ogni tanto ci vuole, e questa nuova casacca con un stile un po’ più elegante dovrebbe rendere l’interattività e la lettura dei post decisamente più piacevole.
Ma la casacca è solo un aspetto secondario poco importante (seppure l’occhio vuole la sua parte). La verità è che le modifiche sono molto più profonde, toccando la stessa architettura dell’html. Infatti anche Il Jester si è aggiornato ed è passato al nuovo html 5, di cui tutti parlano. Da un punto di vista visivo e funzionale cambia poco, ma l’occhio è solo un protagonista del gioco. Ci sono molte novità in fatto di markup e struttura dell’html, che però non sto qui a spiegarvi. Se vi interessa l’argomento, un punto di partenza è Madama Wikipedia.
Ciò detto e ciò annunciato, passiamo brevemente (ma molto brevemente) al mondo che va a rotoli. Diciamo che sono rimasto piuttosto perplesso da questa improvviso reflusso della crisi economica che pareva ormai quasi acqua passata. Ed è giusto pertanto porsi il problema: ma da dove arriva questa caoticità finanziaria? Chi sono i grandi manovratori mondiali? Chi ha di mira i paesi occidentali e le loro economie? Perché è chiaro che questa ondata speculativa non è normale, e non è frutto di semplici agitazioni di mercato, ma sono figlie di una precisa strategia economica e politica, che magari avrà i suoi porci effetti a lungo termine. Ci sono in gioco i grossi interessi mondiali e forse è la stessa geopolitica che rischia di cambiare a favore di paesi non tradizionalmente democratici, ma finanziariamente molto potenti.
L’Italia in questo contesto cerca di fare la sua parte per salvare il salvabile, e il Governo approva una manovra che sa molto di vampirismo, ma che alla fine non poteva essere evitata, seppure è, come le precedenti, una manovra poco coraggiosa. Le Province, per esempio, io le avrei abolite tout court. Così come avrei drasticamente ridotto gli emolumenti dei parlamentari. Queste misure, seppure poco significative nel peso economico complessivo, sarebbero state apprezzate dai cittadini. Un po’ meno vengono apprezzati i contributi di solidarietà (che comunque riguardano redditi ragguardevoli). Forse si sarebbe dovuto puntare maggiormente sui tagli agli sprechi, piuttosto che aumentare ancor più la pressione fiscale. La sensazione infatti è che per evitare di togliere la sedia da sotto il culo dei soliti privilegiati, lo Stato preferisca aumentare le tasse dei cittadini, come se questi non ne pagassero mai abbastanza.
Infine, l’altra notizia che mi ha colpito, è quella che riguarda Milano e il novello sindaco Pisapia. Beh, che dire? Il Sindaco inizia a farsi conoscere dai suoi stimati concittadini con la sua voglia di plasmare in senso multiculturalista la città lombarda. Dal rito ambrosiano Milano rischia di passare al rito maomettano. E al posto del panettone, a Natale (sempre che la festività non urti la sensibilità dei musulmani più esigenti), magari prima o poi si distribuirà il magrood. Allora ci accorgeremo che forse il processo multiculturale tanto decantato da Pisapia & Affini alla fine avvantaggia solo una cultura: quella islamica.
Ah, prima di chiudere questo post, un’altra news che non è una news, quanto l’ennesima replica di un film bollito. La CGIL vuole fare uno sciopero generale contro la manovra del Governo. Perché in tempo di crisi è bene che i lavoratori anziché lavorare e far ripartire la macchina dell’economia, vadano nelle piazza a scandire slogan retrò e politici contro il Berlusca. Eh sì che questo può aiutare!

 

di Martino © 2011 Il Jester 


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