Magazine Maternità
La delusione di lei una volta rincasate è stata tale e tanta, e il senso di colpa così bruciante, che ha poi dovuto per forza di cose rimediare.
E così è arrivato questo libro:
Titolo: Il lago dei cigni
Autore: Lesley Simms
Illustratore: Anna Luraschi
Editore: Usborne
Età: da 2 anni
Voto: 7 1/2
Eh, sì: trattasi, ahimé, di libro sonoro.
Quindi si spiega in parte la mia recalcitranza a mettermi in casa il suddetto libretto, poiché è risaputo che pretendo di esercitare un'attenta selezione qualitativa e ideologica sui libri, e in parte sui giochi (e va be', anche sui film) che scelgo per Mimi. Ovvero, se per qualche legittima o illegittima ragione l'oggetto in questione non mi convince, lo censuro.
Nella fattispecie non amo i libri sonori. Mi sembra una violazione della natura stessa del concetto di libro: il suono è assolutamente superfluo, e distrae dalla lettura.
Senza contare che li trovo brutti, i libri con appendice elettronica, e difficili da riporre in libreria per via del formato e dell'ingombro della stessa, e il più delle volte finiscono scarichi e inutilizzabili, quindi inutilmente ingombranti. E in più inquinano.
Quindi per prima cosa mi sono premurata di controllare che l'alloggio delle batterie fosse accessibile per un eventuale cambio una volta esauste, onde evitare la somma bruttura di un libro elettronico definitivamente non funzionante. E ho chiuso un occhio sul resto.
In fondo in questo caso il fatto che il libro fosse l'adattamento di un'opera musicale giustifica in parte la presenza dell'aggeggino elettronico con pulsantiera, anche se avrei preferito un cd con le musiche, piuttosto che questi scampoli di brani musicali, ma... riconosco che per lei sono un divertimento.
Insomma: gli scampoli di brani del balletto originale, se non altro risultano digeribili per un pubblico di treenni, e inoltre aggiungono suggestione alla narrazione, per il resto abbastanza elementare.
Confesso di essere quasi del tutto digiuna di balletto, e questo fatto mi ha spinto a informarmi, per capire se e quanto questo adattamento si discostasse dall'originale. Ho chiesto al libraio se del Lago dei cigni avesse altre versioni, magari con cd allegato, ma quelle che mi ha mostrato non mi hanno convinto gran che (testo farraginoso una, edizione deluxe l'altra, più adatta a collezionisti appassionati che per bimbi); in fin dei conti ho giudicato questa la più chiara e comprensibile, le illustrazioni semplici e fruibili, fiabesche al punto giusto per una bambina incline ai romanticismi come la mia. Qui potete averne un'anteprima.
Ho apprezzato il fatto che nelle ultime due pagine venga riassunta brevemente la storia del balletto musicato da Ciajkovskij, e in generale la volontà di adesione filologica all'originale senza inutili addolcimenti.
Del resto la versione tragica della storia è estremamente più struggente e lirica di qualsiasi lieto fine (poiché del balletto, scopro, esistono diversi finali alternativi, e non tutti tragici).
Ad ogni modo lei al momento ne è completamente conquistata e presa. Mi chiede di leggerglielo dalle cinque alle dieci volte al giorno, adora le musiche e partecipa con grande impegno alla lettura della storia attivandole al momento opportuno.
Mi chiedo se questo rimbambimento da overdose di romanticismo a cui mia figlia è sovraesposta e a cui si sovraespone volontariamente non possa generare effetti irrimediabilmente dannosi sulla di lei personalità...
Tuttavia in questo momento ho deciso di mettere a tacere la mia parte più bacchettona e incline alla censura, e di lasciare che sperimenti da sola e che esplori quei generi narrativi che più l'affascinano, anche quando non proprio compatibili coi miei gusti. Verrà un giorno in cui anche lei sarà infine satura di storie di principi e principesse, amori impossibili e tragici, o lieti, nozze regali e simili, e si volgerà ad altro. Forse. Spero.
Dopo tutto per demolire un mito prima di tutto bisogna conoscerlo. Nel suo caso lo sta in pratica eviscerando, e intanto ci sguazza dentro mani e piedi.
Se però questa sua passione può essere declinata in una qualche direzione, trovo che non sia un male approfittarne per farle conoscere storie classiche e appartenenti a tradizioni diverse e varie e avvicinarla alla pluralità dei mezzi di espressione; come in questo caso è stato per il balletto.
E intanto colmo anche le mie lacune. Senza conoscere la triste sorte del principe Sigfrido e dell'infelice Odette non so come ho fatto a vivere fino a questo momento.
Con questo post partecipo oggi alla rubrica Venerdì del libro del blog di Homemademamma.
Ricordo le precedenti recensioni sul mio blog dei Libri di Mimi.
Potete consultare la nostra libreria completa su Anobii, qui.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Ansia da gnocchitudine
L'altro giorno stavo andando al super a piedi con Superboy e il piccolo non ce l'ha fatta: a metà strada ha proprio dovuto poppare. Leggere il seguito
Da Taccodieci
PER LEI -
Biofficina Toscana – Fluido corpo all’olivello spinoso, Fluido idratante al...
Nonostante la mia compare di blog mi avesse già decantato da anni i prodotti di Biofficina Toscana, io non avevo ancora mai provato il piacere di usarli. Leggere il seguito
Da Vanillabeauty
BELLEZZA, PER LEI -
SOUFEEL - Bracciali componibili a buon prezzo -
I bracciali componibili e personalizzabili, composti da tanti piccoli charms, sono senza dubbio la moda del momento. Io stessa ne vado matta e ho già composto... Leggere il seguito
Da Beautylandiabeauty
BELLEZZA, PER LEI -
Convergenze parallele (osservazioni generali in margine agli Esami di Stato)
Ci sono cose che non si possono pubblicare in forma narrativa, o per lo meno non in tutti i tempi. Così, mentre l’attesa degli esiti ufficiali degli orali... Leggere il seguito
Da Povna
DIARIO PERSONALE, PER LEI, SCUOLA -
Moda inverno 2016: tailleur color pastello e accessori vintage per Prada
Molto belle le nuove fantasie di Gucci, femminili e più audaci. Abiti al ginocchio dal taglio anni Settanta. Gli accessori come sempre sono in coordinato con gl... Leggere il seguito
Da Trescic
LIFESTYLE, MODA E TREND, PER LEI -
Rapita da Elena Ferrante
Orfana della Ferrante, sono in un limbo spiacevole di letture senza arte ne parte.Ho scelto, una volta chiusa la quadrilogia, di approcciare un manuale... Leggere il seguito
Da Patalice
DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI