Magazine Diario personale

Il lato positivo

Creato il 24 dicembre 2012 da Oggimordo @OggiMordo


Il lato positivoHo cercato disperatamente di trovare 10 buoni motivi per essere in ufficio il 24 Dicembre, ma mi sono fermata a 5.
Uno
Rendere produttiva una mattinata che altrimenti avrei passato poltrendo.
È vero che dormire è la mi attività preferita, ma la scusa che mi racconto in questi casi è che quando la mattina ti alzi presto (o ti alzi e basta) riesci a fare un sacco di cose.
Tipo che avrei una tesi da scrivere e da mesi non sono andata oltre il sommario.
Tipo che ho in mente 3 post di cui scritti zero.
Tipo che alla fine ne ho scritto un altro (questo) e poi la mattinata è finita e non ho comunque combinato niente.
Due
Fare le cose con calma.
Non dovendo partecipare alla quotidiana lotta al parcheggio del pendolare della savana, che ogni giorno si alza e sa che dovrà correre, ho preso il treno mezz'ora dopo. Treno che, ci tengo a precisare, se ci fosse parcheggio alla stazione e se arrivasse in orario, invece di maturare sempre 10 minuti di ritardo, potrei prendere sempre, migliorando notevolmente la qualità della mia vita. Mi sono alzata alle 7.00, ho passeggiato amabilmente per casa, e se fossi una persona a cui piace fare colazione, mi sarei cucinata la colazione della campionessa a base di Nutella. Invece la mattina non ho mai fame, quindi ho bevuto solo una mega tazza di caffè con tutta la calma immaginabile. Piccolo momento di panico quando ho alzato gli occhi all'orologio e mi sono resa conto di essereinmegaritardocazzovedicheperdoiltreno ah no! Oggi esco più tardi. Allarme rientrato. Persa qualche cellula grigia e niente più.
Tre
Se avessi qualche cosa da fare, questa sarebbe la giornata ideale per lavorare. 
Il telefono non suona, le e-mail non arrivano, non c'è il capo, non ci sono le colleghe... in realtà non c'è nessuno. Sento qualche tacco nel corridoio, ma nessuna presenza fisica si è manifestata. Forse siamo solo io e l'anima del fondatore dell'azienda. Ehiii, c'è qualcuuuuuuuuno? No. Che ci faccio io qui? Nulla. Non avevo ferie e ore in eccesso da smaltire, quei tre giorni li ho piazzati bene tra Natale e Capodanno. Non mi funziona nemmeno Facebook. Nemmeno la dreambox di Yoox, quindi non ho veramente nulla da fare.
Quattro
È solo mezza giornata.
Peccato che per lavorare 4 ore ne farò 3 di viaggio.
La sveglia alle 7 renderà ancora più interessante la mia partecipazione all'evento dell'anno del Paesello: la Messa di mezzanotte. Quando sei piccolo, partecipare alla Messa di mezzanotte è un rito di passaggio, significa che sei un bambino grande che può stare alzato fino a tardi. O che i tuoi genitori sono degli stronzi.  Però questa messa ha un fascino tutto suo: è notte, il coro canta, l'incenso (quello della festa) avvolge tutto. Ne usano talmente tanto da rischiare la denuncia per uso di sostanze stupefacenti.
Se ti ci mandano da solo, stai diventando adulto. L'unico motivo per cui non la bigi è che la chiesa è l'unico posto caldo nel raggio di chilometri, essendo che al Paesello non c'è NULLA. E che, dopo la messa, c'è vin brulé per tutti. Da ragazzina, sei i tuoi ti lasciano aprire i regali, puoi sfoggiare un anticicpo dei regali: il cappotto nuovo. Motivo per cui qualcuno entra in Chiesa già brulicante di invidia, mandano a puttane tutti i buoni propositi fatti durante la Confessione. Da adulto, se partecipi alla Messa di mezzanotte con il fidanzato/a, equivale a presentarlo ufficialmente alla comunità: se lui/lei ha la forza fisica e mentale di presenziare, è per forza una storia seria. Se sei sposata/convivente e incinta, puoi aggiornare tutti sullo stato della tua gravidanza semplicemente lasciando aperto il cappotto. Da qui in poi, è solo una prova di resistenza: la temperatura tiepida, l'ambiente solenne, ma accogliente, il sottofondo del coro, l'aperitivo che hai fatto alle 22... stai sveglio solo se sei in piedi.
Cinque
Allontanarsi da quella fabbrica di calorie che diventa casa tua.
Non è una questiona di dieta, ma solo di buonsenso: tua madre sta cucinando l'impossibile, non ha tempo di preparare un pranzo decente per oggi, quindi finisce che pranzi a torroncini.
Poi tuo padre inizia la sua personale tradizione di Natale: la pasta fresca. Nessuno di noi è romagnolo, nessuno di noi è cuoco, nessuno di noi lo sa fare, eppure lui ha deciso che deve fare la pasta fresca per Natale. Sono certa che sia colpa di Antonellina. Si è pure comprato una nonna papera che usa solo il 24 Dicembre, per preparare una tonnellata di pasta che insieme ai parenti, siamo costretti a mangiare il 25 e il 26. Facendolo una volta l'anno, potete capire la sua manualità e la prelibatezza del prodotto.
Il suo concetto di cucina, per altro, diventa: lui che impartisce ordini e mia madre che smadonna, perché lui, in più di trent'anni di matrimonio, non sa nemmeno dove sia la farina. Non che si preoccupi di fare la spesa. Lui, intorno al 20 Dicembre, dice "Ehi, ricordiamoci della tradizione della pasta fresca!" e da lì tutti devono capire quello che lui vuole fare e preparare l'occorrente. Facile, la vita!
In ogni caso, il tempo fugge, le mie 4 ore stanno per finire, e questi sono i miei auguri.
A chi mi legge, a chi leggo io, a chi passa per sbaglio cercando parole a caso su Google, a chi non crede a Natale e a chi crede solo alla Befana; a chi in realtà È la Befana, cioé io.
Auguri tantissimi, che posto solo perché gli Elii sono i migliori, l'orso Bruno, invece no.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :